Rifiuti, a Co-Ro è emergenza: nuova ordinanza del Sindaco per attivare una raccolta straordinaria
Necessario, ancora una volta, l’intervento del Primo Cittadino: «Mi auguro di trovarmi per l'ultima volta nelle condizioni di dover emanare un provvedimento di emergenza per consentire la normale attività di raccolta dei rifiuti»
CORIGLIANO-ROSSANO – La cronicità del problema rifiuti, mai risolto dagli enti sovracomunali che avrebbero dovuto occuparsene ed è anzi peggiorato negli ultimi anni a causa dell'obsolescenza degli impianti, ciclicamente torna ad affliggere il territorio cittadino e il comprensorio.
Fermatosi l'impianto regionale di Bucita a causa dell'impossibilità di conferimento degli scarti di lavorazione, di conseguenza si è fermata anche la raccolta e questo ha portato a grosse criticità con cumuli di rifiuti per le strade e disagi alla cittadinanza.
A tal proposito il Sindaco Stasi, a stretto contatto in questi giorni con il Commissario Staordinario dell'Autorità Risorse Idriche e Rifiuti, ing. Gualtieri, e l'Ato Cosenza, ha deciso nella giornata di ieri – stante il perdurare dell'emergenza e l'assenza di soluzioni – di emanare un'ordinanza urgente - n.219 del 7 dicembre 2022 - attraverso la quale si ordina e si autorizza l'imballaggio e la filmatura dei rifiuti trattati (scarti di lavorazione) presso l'impianto di Sant'Irene di proprietà Ecoross e lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti imballati presso i capannoni idonei dell'impianto di Bucita, autorizzandone anche il trasporto.
Si tratta di una soluzione già adottata nel corso dei mesi scorsi proprio per risolvere un'altra crisi dei conferimenti sempre generata dall'assenza di siti di smaltimento degli scarti di lavorazione ed in assenza di ulteriori sbocchi – come lo smaltimento all'estero – comunque eccessivamente onerosi per le casse pubbliche.
Nella medesima ordinanza è prevista la raccolta straordinaria dei rifiuti sull'intero territorio comunale.
«Purtroppo quello dei rifiuti calabresi – ha commentato il Sindaco Stasi – è un sistema troppo fragile, caratterizzato da storiche carenze strutturali ed in questa fase anche in alle prese con una transizione amministrativa (da Ato a Arrical) che ne rende ancor più difficile il governo. Come accade sempre, a pagarne le conseguenze sono i territori».
«Per questa ragione – conclude il Primo Cittadino -, visto il perdurare dell'emergenza e visto l'accumulo indecoroso di rifiuti lungo le vie cittadine, ho deciso ancora una volta di tentare di smuovere la situazione mediante una ordinanza d'emergenza che dovrebbe consentire l'attivazione di un circuito di trattamento e smaltimento straordinario e la ripresa della raccolta su strada e porta a porta. Come sindaco di una città che ospita impianti al servizio del circuito pubblico regionale dei rifiuti, mi auguro davvero di trovarmi per l'ultima volta nelle condizioni di dover emanare un provvedimento di emergenza per consentire la normale attività di raccolta dei rifiuti in città, in attesa dell'esito della nuova gara di appalto per il servizio di raccolta che darà finalmente un'impronta moderna e sostenibile alla nostra città».