Il Comprensivo scolastico di Mandatoriccio mette in scena il Presepe Vivente e fa visita agli anziani
La dirigente Pacifico: «Un’iniziativa importante, un confronto intergenerazionale. L’affetto dei più giovani che si abbraccia alla saggezza degli anziani, i sogni dei ragazzi che si abbracciano all’esperienza dei pensionati»
MANDATORICCIO (CS) – Le scuole programmano iniziative costruttive in occasione del Natale. Alla base un dialogo intergenerazionale.
«Ancora un’azione sociale, oltre che squisitamente formativa è stata messa in campo dall’Istituto comprensivo Mandatoriccio. In tutti i plessi della scuola guidata dalla dirigente scolastica, Mirella Pacifico, si sta celebrando il Natale attraverso la rappresentazione della nascita di Gesù. L’istituzione scolastica mandatoriccese ha optato per il presepe vivente. Dunque, una forma dinamica e non statica. Un’iniziativa che nasce dal connubio di due importanti progetti, inseriti nel Ptof, Piano triennale dell’offerta formativa dell’istituto, vale a dire, “Liberarti” e “La Biblioteca umana”».
I presepi, che costituiscono l’opportunità per mostrare antichi mestieri ormai in via di sparizione, vengono allestiti all’aperto, nelle vie e nelle piazze dei borghi su cui ricade l’Istituto (Calopezzati, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola e Scala Coeli). Sono state scelte le strade dei centri storici, non solo per la suggestione dei luoghi, ma anche per rivitalizzare e riqualificare questi borghi. Dunque, la comunità scolastica anima la comunità sociale di appartenenza, divenendo parte attiva di quest’ultima.
Degna di nota, poi, un’altra iniziativa della scuola, parallela al Natale ma che cammina su un binario tutto suo, che proseguirà per un triennio. Si tratta della visita alle residenze per anziani di Mandatoriccio, Campana e Calopezzati che già si stanno effettuando in questi giorni a cura degli alunni della scuola secondaria di primo grado, accompagnati da alcuni docenti.
«Un’iniziativa – ha commentato la dirigente Pacifico - di alta valenza valoriale, di un confronto all’interno di un costruttivo dialogo intergenerazionale. L’affetto dei più giovani che si abbraccia alla saggezza degli anziani, i sogni dei ragazzi che si abbracciano all’esperienza dei pensionati».
D’altronde, «le politiche sociali europee degli ultimi anni hanno sottolineato la necessità di sviluppare un modello di comunità fondato sulla solidarietà tra generazioni e sullo sviluppo della persona lungo tutto l'arco della vita». L’obiettivo principale è di favorire la solidarietà sociale e di generare una cittadinanza attiva in cui l'educazione intergenerazionale diventa un ponte fra grandi e piccoli».
«L’incontro permette agli studenti di allacciare relazioni significative con altri adulti, al di fuori della loro famiglia, ispirare il confronto reciproco, per un arricchimento comune che vada oltre la solidarietà. L’iniziativa si concluderà con un libro scritto insieme da anziani e ragazzi. Un’azione che consentirà di realizzare l’idea di scuola che si intreccia con il territorio, le istituzioni, le agenzie educative e i sodalizi, nell’ottica di un nuovo paradigma culturale di riferimento mediante un pragmatismo che stimoli e incentivi l’apertura verso l'altro, il dialogo autentico e considerando la diversità come ricchezza».