Vicenda Simet, ora c’è anche l’impegno della Provincia e della Succurro per avere risposte celeri
Faisal-Cisal: «Siamo fiduciosi che le autorità e gli Enti che la Presidente intende coinvolgere possano trovare una soluzione atta alla ricollocazione dei dipendenti licenziati»
COSENZA - «Nella giornata di ieri, quest’Associazione sindacale è stata ricevuta dalla Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, alla quale è stata sottoposta la vicenda dei licenziamenti che la Simet ha notificato a 38 (orami Suoi ex) lavoratori».
È quanto si legge in una nota stampa della Faisal-Cisal che così continua: «La Presidente ha assicurato l’impegno Suo personale e dell’Ente intermedio cosentino perché i lavoratori possano avere risposte soddisfacenti e celeri. Una presa di posizione assai importante, quella della Presidente Succurro, che riteniamo possa essere da sprono alla politica e alla Regione Calabria in particolare perché, su tali licenziamenti, facciano ogni sforzo perché i lavoratori possano tornare ad essere occupati».
«Quanti hanno offerto anni della loro vita al lavoro, - aggiungono - tra tante difficoltà, ritrovandosi oggi a mani vuote, meritano attenzione e noi, dalla politica, ci attendiamo gesti come quello della Succurro, Presidente di una Provincia sul tavolo della quale hanno trovato approdo le storie di persone comuni, lavoratori in cerca di ascolto e di sostegno. La nostra azione conta anche sul valido sostegno di Silvana Abate, già senatrice della Repubblica, alla quale il Governo e gli altri Suoi ex colleghi di palazzo Madama non hanno dato ascolto allorquando, nel mese di maggio scorso, bocciarono un emendamento dalla stessa presentato per dare fiato al settore».
«Siamo fiduciosi che le autorità e gli Enti che la Presidente della Provincia intende coinvolgere nella ricerca di una soluzione atta alla ricollocazione dei dipendenti non mancheranno di adoperarsi con la volontà di guardarle negli occhi quei lavoratori che altri, tra Impresa ed istituzioni, hanno sinora ritenuto ignorare in una terra amara come la Calabria e in un momento difficilissimo per l’intera nazione. Con queste premesse, prenderemo parte all’incontro in Regione il 7 novembre, nella speranza di vedere emulati gesti concreti di vicinanza e provvedimenti mirati a dare serenità a chi è stato privato del diritto fondamentale al lavoro».