Salvare le api, all’Istituto Majorana di Co-Ro si studia un antidoto naturale alla loro malattia
Nei laboratori dell’Agrario si sta sperimentando l’estrazione di olii essenziali dell’Inula Viscosa, pianta officinale che potrebbe essere utilizzata in alternativa ai comuni pesticidi, nocivi per la salute dell’uomo e dell’ambiente
CORIGLIANO-ROSSANO – Se, com’è vero, le api sono responsabili di circa il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul Pianeta, importantissime per tutelare la biodiversità e se, come avvertiva Einstein, con la loro eventuale scomparsa dalla Terra, all'Uomo non resterebbero che quattro anni di vita, salvare le api significa salvare noi stessi.
Un antidoto naturale ed efficace contro la malattia delle api, provocata dall’acaro varroa. È quella che stanno studiando docenti e studenti dell’IIS Maiorana di Corigliano-Rossano. Nei laboratori dell’Agrario si sta sperimentando, infatti, attraverso strumenti innovativi e all’avanguardia, l’estrazione di olii essenziali dell’Inula Viscosa, pianta officinale che potrebbe essere utilizzata in alternativa ai comuni pesticidi, nocivi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
È quanto fa sapere il dirigente Saverio Madera sottolineando come il valore aggiunto della complessiva proposta di quello che ambisce a diventare un polo di formazione territoriale e di rilievo regionale per l’agroalimentare e per l’innovazione a servizio dell’agricoltura biologica e di qualità risieda anche e soprattutto nell’impegno di ricerca portato sui banchi dell’Istituto; sia per fare acquisire – aggiunge – competenze e conoscenze dall’ampio respiro, sia per sensibilizzare gli studenti e futuri periti agrari e, insieme a loro, famiglie ed opinione pubblica locale ad un'agricoltura sempre più pulita ed ecosostenibile.
«L’obiettivo della sperimentazione – spiega il professore Vincenzo Bossio che sta coordinando il progetto di sperimentazione con gli studenti – è quella di testare il potere antiparassitario dell'olio essenziale e dell'idrolato estratti dall'Inula vischiosa, pianta cespugliosa della famiglia delle asteracee molto comune nelle regioni mediterranee, considerata a torto come specie infestante che veniva usata tradizionalmente per la disinfestazione di pollai e stalle».
In questa fase si stanno effettuando dei test preliminari per verificare in linea di massima l'efficacia dell’olio essenziale. In caso quest'ultima dovesse essere promettente sarà avviata una vera e propria sperimentazione.
Le classi impegnate in questo lavoro sono quarta e quinta dell’istituto agrario sotto la guida di Dario Marino e Mariateresa Bollini, agronomi e docenti di Biotecnologie e Trasformazione dei prodotti.
«Dopo esser stata raccolta nei terreni della scuola, la pianta è sottoposta ad estrazione in corrente di vapore con l’utilizzo di un estrattore a vuoto di ultima generazione in dotazione ai laboratori. La fase dei test in campo non è ancora cominciata ma – conclude Bossio – la volontà è di iniziare quanto prima».