La Collegiata di Maria Maddalena a Morano, la chiesa definita Museo
Luogo di culto la cui origine è attribuita dal mito ai leggendari Templari e che racchiude opere preziose di arte sacra, di diversi stili che rendono l'edificio uno scrigno prezioso di opere
MORANO CALABRO – Viene definita Chiesa Museo perché è uno scrigno in cui sono custoditi innumerevoli opere artistiche che rappresentano l’evoluzione dell’arte sacra anche di stili diversi, che nei secoli hanno attribuito alla Collegiata di Santa Maria Maddalena la fama di essere un luogo mistico e architettonico tra i più ammirati della Calabria e anche d’Italia.
L’edificazione dell’edificio risale al Medioevo, probabilmente è avvenuta sui resti di un un’antica cappella sub-urbana sita fuori le mura e adiacente a due corsi d’acqua in un bosco di olmi.
Tra leggenda popolare e rilevazioni di segni da parte di alcuni studiosi, si attribuisce all’Ordine dei Templari l’edificazione di questo luogo di culto.
Certamente la Pala d'altare di Bartolomeo Vivarini datata 1477 e quelle di scuola napoletana del ‘700 realizzate dagli artisti Lopez, Sarnelli e Tamajoli, senza dimenticare i dipinti fiamminghi del 1600 di Pietro Torres, rendono ancora più prezioso l’edificio dedicato al culto.
Dai soffitti alla fonte battesimale arrivando alle maioliche che decotano la cupola insieme con tutte le opere artistiche che racchiude, molte provenienti da altre chiese moranesi, la Collegiata di Santa Maria Maddalena resta un luogo particolare, dal forte valore storico-culturale quanto mistico-spirituale.