Questione rifiuti, la maggioranza consiliare di Co-Ro replica alle accuse dell'opposizione
Continua il botta e risposta tra minoranza e maggioranza del comune dell'area urbana, l'affondo dei consiglieri anche contro la Regione
CORIGLIANO-ROSSANO - «Quando la politica è scienza. Alcune mesi fa per risolvere l'emergenza rifiuti causata dal deficit impiantistico regionale, il sindaco si è assunto la responsabilità di emettere una ordinanza contingibile e urgente molto forte, imponendo di fatto l'utilizzo di un impianto che insiste sul territorio cittadino ed ottenendo dall'Ambito Provinciale una "somma urgenza" per uscire dalla grave crisi sanitaria in cui riversava la Sibaritide. Volete sapere la posizione dell'opposizione di allora? L'opposizione dichiarava che l'amministrazione stava producendo atti dalla dubbia legalità. Non volevano ammettere che con coraggio, con un provvedimento forte, si stavano superando le gravi incapacità della classe politica regionale, ovvero dei loro referenti regionali».
Lo dichiara la maggioranza consiliare del comune di Corigliano-Rossano, attraverso un comunicato stampa.
«Sono passati mesi, l'incapacità dei referenti politici regionali di gran parte dei consiglieri di opposizione è rimasta intatta, tenuto conto che sono anni ormai di governi diversi ma dello stesso colore si legge nella nota - ma l'opposizione fa una capriola a 360 gradi ed invita a ripetere quegli stessi atti che soltanto pochi mesi fa aveva definito in pratica illegali».
«Non solo: sapendo che l'amministrazione comunale – dichiara la maggioranza consiliare di Co-Ro - per risolvere i problemi amministrativi che non riguardano il nostro comune ma l'intero ambito territoriale, ha già dato disponibilità e si è assunta un'altra grande responsabilità, ovvero quella di far diventare il nostro ente un "centro di costo" dell'ATO in modo da gestire direttamente i pagamenti (lo ha annunciato in Consiglio Comunale il sindaco), buttano le mani avanti: "non si dica che sono problemi della burocrazia dell'ambito territoriale", ovvero i problemi che abbiamo già risolto».
«Probabilmente, però, l'apice dell'incoerenza viene raggiunto quando si accusano i comuni, oggi, di essere morosi, mentre gli illuminati amministratori che sottoscrivono l'accusa hanno lasciato 15 milioni di euro di debiti sui rifiuti: roba da guinness dei primati – si legge nella nota - insomma, il solito modo di fare politica senza alcun contenuto, senza nessuna coerenza, senza nessuna soluzione e che testimonia, per l'ennesima volta, l'incapacità totale di produrre discussione, progetti, soluzioni e contenuti politici per la città».
«Sarebbe il caso, invece, tenuto conto del fatto che ormai da tre anni alla Regione Calabria insistono governi diversi ma sempre dello stesso colore e supportati dagli stessi partiti, con consiglieri regionali locali o comunque sostenuti dai soliti "portatori di acqua" locali – conclude la nota - alcuni dei quali siedono in consiglio comunale, che a chiedere scusa siano proprio loro, perché in tre anni non è stato fatto neanche un mezzo passo in avanti per quanto riguarda il sistema di rifiuti regionale, scaricando tutte le proprie incapacità sui comuni, quindi sui cittadini».