Presentato il patto educativo fra quattro comuni della Sibaritide per essere più vicini ai giovani
Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Tarsia e San Lorenzo del Vallo si uniscono per educare gli studenti alla socializzazione attraverso un messaggio di pace e fratellanza
SPEZZANO ALBANESE – Start ufficiale per il nuovo "Patto educativo" per le scuole dei comuni di San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Tarsia e Terranova da Sibari, presentato al Palazzetto dello sport di Spezzano Albanese (leggi qui).
Presenti all’evento il sindaco di Spezzano Albanese Ferdinando Nociti e il presidente del Consiglio comunale e responsabile cultura Rossana Nociti, il sindaco Luigi Lirangi e il vice sindaco Massimiliano Smiriglia di Terranova da Sibari con il responsabile cultura Simona Di Stasi, il sindaco Vincenzo Rimoli e il vice sindaco Pasquale Motta di San Lorenzo del Vallo, il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso con Roberto Cannizzaro delegato alla cultura del comune di Tarsia. L’evento, introdotto dal professore Aldo Pugliese, ha avuto come relatore anche Giuseppe Trebisacce, ordinario emerito della cattedra di Pedagogia all’Unical e delle dirigenti scolastiche Belmonte e Pantusa.
Presenza fondamentale quella dell’'Arcivescovo, Mons Maurizio Aloise, perché il patto educativo si baserà sulle Encicliche di Papa Francesco Laudato Sì, Fratelli tutti, Evangelii Gaudium e al libro-intervista del Pontefice Torniamo a sognare! Intervenuti per la diocesi di Rossano-Cariati il cancelliere arcivescovile don Nicola Alessio e don Fiorenzo De Simone, economo diocesano.
Gli studenti dei 4 comuni interessati saranno protagonisti del concorso che inizierà a settembre prossimo. Coinvolte tutte le scuole, comprese nel raggio territoriale delle amministrazioni ideatrici del progetto. Presenti alla manifestazione anche gli studenti delle scuole interessate.
«Grande partecipazione ed entusiasmo da parte degli amministratori che per mesi hanno lavorato per dare vita al tutto – spiega Massimiliano Smiriglia vice sindaco di Terranova da Sibari – siamo davvero soddisfatti del riscontro registrato soprattutto da parte dei dirigenti scolastici e degli studenti».
Domandiamo se la cultura possa essere il veicolo che può, in futuro, portare i 4 comuni ad una comunione di intenti più ampia: «Auspichiamo di continuare a lavorare così, l’unione fa la forza e per i nostri giovani è bene mettere in campo tutte le forze necessarie, affinchè possano superare al meglio, gli anni di chiusura e di conseguente apatia dovuti al covid».