«Ogni abuso dello Stemma comunale è inammissibile e sarà punito»
Il comune di Corigliano-Rossano puntualizza e chiarisce rispetto alle comunicazioni di Soget che avrebbe mandato cartelle esattoriali con uno stemma del comune che «non costituisce segno distintivo dell'ente»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Lo stemma comunale costituisce segno distintivo dell'ente, è l'elemento grafico rappresentativo dell'identità stessa del comune, il quale può agire, mediante la tutela riconducibile a quella del diritto al nome di cui all'art. 7 del codice civile, contro chiunque ne faccia un abuso o uso improprio, inteso come uso inammissibile per la dignità dell'ente, o, comunque, non consentito».
È quanto si legge in una nota del Palazzo di Città che interviene in modo perentorio e redarguisce la società che si occupa della riscossione delle imposte comunali che in questi giorni ha inviato avvisi di riscossione della Tari con uno stemma che non è quello attualmente in uso dall'Ente Comunale, per il quale - informano dal Municipio - tra l'altro, è alla fase conclusiva, con l'apertura delle buste, il Concorso di Idee per la realizzazione del nuovo stemma.
«Lo stemma comunale è previsto dall'art. 6, comma 2, del Tuoel. n. 267/2000, che demanda all'autonomia dell'ente e, quindi, allo statuto, la sua determinazione, con l'eventuale previsione di una specifica disciplina regolamentare per le modalità di utilizzazione dello stesso».
«Alla verifica di uso improprio o errato dello Stemma della Città di Corigliano-Rossano - si legge a conclusione del comunicato stampa - seguiranno azioni legali per difendere l'onorabilità e la dignità dell'Ente».