Gli studenti del Leonetti di Schiavonea al Tribunale di Castrovillari simulano un vero processo
Il progetto educativo ha visto i ragazzi simulare, in un'aula del foro di giustizia, l'esecuzione di un processo penale minorile nelle diverse sequenze
CORIGLIANO-ROSSANO – «Il giorno 21 maggio gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado Leonetti di Schiavonea, si sono recati con le docenti Palmieri e Romio al Tribunale di Castrovillari per la fase conclusiva del progetto “Ciak: un processo simulato … per evitare un vero processo”. I ragazzi hanno simulato, in un’aula del Tribunale, l'esecuzione di un processo penale minorile nelle diverse sequenze, interpretando i ruoli di tutte le figure istituzionali che intervengono in un processo vero».
Ne dà notizia il dirigente scolastico dell’Istituto Leonetti, Saverio Madera.
«L’esperienza vissuta dai nostri ragazzi è stata molto significativa, un’opportunità concreta per sperimentare tecniche, regole e dinamiche del processo penale minorile, ma anche per riflettere sul valore della legalità, su tematiche di grande attualità quali bullismo e cyberbullismo», afferma Madera.
«L’adesione al progetto, promosso dall’associazione “Ciak - Formazione e Legalità” in sinergia con le Autorità giudiziarie della Regione Calabria – dichiara il dirigente scolastico - rientra in un contesto più ampio di educazione alla legalità che l’Istituto Leonetti promuove per accrescere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva nei giovani, che spesso identificano le regole come un limite della libertà individuale, riconoscono sempre meno il confine tra legalità e illegalità, giusto e ingiusto, reale e virtuale».
«In qualità di dirigente – afferma Madera - ho accolto con entusiasmo l'invito dell'associazione Ciak, ritenendo valida l’azione sinergica di “scuola e giustizia” nella prevenzione del disagio giovanile e nello sviluppo della cultura della legalità».