2 ore fa:A Cosenza l'evento “Il coraggio delle madri” a cura della Provincia
3 ore fa:Fondo Concilia per Disabili, l'ombra dei tagli oscura una buona notizia
5 ore fa:Riserva Naturale di Castrovillari, le Associazioni scrivono ad Occhiuto
6 ore fa:Verso la nuova Statale 106: un popolo di manovali senza alcuna specializzazione
40 minuti fa:Ecco i nomi dei vincitori del Premio nazionale Troccoli Magna Graecia
3 ore fa:Amministrative in Calabria, Italia Viva ha scelto di sostenere liste di centro sinistra
2 ore fa:In arrivo sei nuovi Tecnici Sanitari per il Laboratorio analisi di Co-Ro. «Altro passo in avanti»
4 ore fa:Ottantanovenne operato con successo per rari tumori sincroni a stomaco e retto
1 ora fa:Rapani plaude all'operazione antimafia nella Sibaritide: «Lo Stato è presente»
1 ora fa:'Ndrangheta, colpo ai clan della Sibaritide: 4 arresti e 1 divieto di dimora in Calabria

Gli studenti del Leonetti di Schiavonea al Tribunale di Castrovillari simulano un vero processo

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – «Il giorno 21 maggio gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado Leonetti di Schiavonea, si sono recati con le docenti Palmieri e Romio al Tribunale di Castrovillari per la fase conclusiva del progetto “Ciak: un processo simulato … per evitare un vero processo”. I ragazzi hanno simulato, in un’aula del Tribunale, l'esecuzione di un processo penale minorile nelle diverse sequenze, interpretando i ruoli di tutte le figure istituzionali che intervengono in un processo vero».

Ne dà notizia il dirigente scolastico dell’Istituto Leonetti, Saverio Madera.

«L’esperienza vissuta dai nostri ragazzi è stata molto significativa, un’opportunità concreta per sperimentare tecniche, regole e dinamiche del processo penale minorile, ma anche per riflettere sul valore della legalità, su tematiche di grande attualità quali bullismo e cyberbullismo», afferma Madera.

«L’adesione al progetto, promosso dall’associazione “Ciak - Formazione e Legalità” in sinergia con le Autorità giudiziarie della Regione Calabria – dichiara il dirigente scolastico - rientra in un contesto più ampio di educazione alla legalità che l’Istituto Leonetti promuove per accrescere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva nei giovani, che spesso identificano le regole come un limite della libertà individuale, riconoscono sempre meno il confine tra legalità e illegalità, giusto e ingiusto, reale e virtuale».

«In qualità di dirigente – afferma Madera - ho accolto con entusiasmo l'invito dell'associazione Ciak, ritenendo valida l’azione sinergica di “scuola e giustizia” nella prevenzione del disagio giovanile e nello sviluppo della cultura della legalità».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive