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Trebisacce sommersa dai rifiuti, parla il commissario Ponte: «C'è un grande scaricabarile»

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TREBISACCE - Il comune di Trebisacce è invaso dai rifiuti da oltre due settimane. La situazione sfiora l’emergenza sanitaria. Abbiamo intervistato Carlo Pornte, commissario prefettizio di Trebisacce, per farci raccontare il punto della situazione

Commissario, Trebisacce da settimane è invasa dai rifiuti. Come siamo arrivati a questo punto? 

«La questione rifiuti è molto complessa, perché non si tratta di un affare limitato al comune di Trebisacce. Come noto la competenza in materia di gestione rifiuti è della Regione Calabria. La Regione Calabria ha istituito gli Ato (ambito Territoriale ottimale). Per la Provincia di Cosenza abbiamo l’Ato 1, con presidente Manna. L’Ambito 1 si avvale dell’Aro (ambito raccolta ottimale) della Sibaritide. Questa premessa per chiarire quali sono i soggetti protagonisti del ciclo di raccolta e smaltimenti dei rifiuti.Voglio sottolineare come ai Comuni non sia rimasta alcuna competenza decisionale in materia. Il ciclo è questo: il comune di Trebisacce raccoglie i rifiuti attraverso la società EcoRoss. La EcoRoss è la ditta appaltatrice del comune di Trebisacce per il servizio di raccolta rifiuti. Il primo marzo il comune di Trebisacce riceve dal presidente dell’Aro, che è Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, per conoscenza, una diffida fatta dall’Aro all’EcoRoss, la ditta che, ripeto, gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’Aro contesta a EcoRoss lo sconveniente fenomeno dei rifiuti che si stanno accumulando ed invita la società a provvedere, evidenziando un’interruzione del servizio stesso. A questa contestazione la società EcoRoss risponde contestando quanto rappresentato, elencando i motivi per cui non riesce a far funzionare l’impianto di Bucita per come dovrebbe».

Ma l’impianto di Bucita non appartiene ad EcoRoss. Non deve farlo funzionare EcoRoss.

«Io non so di chi sia l’impianto di Bucita. So che i rifiuti vengono raccolti dall’EcoRoss, e vanno gestiti dall’impianto di Bucita. Devono essere portati all’impianto di Bucita. EcoRoss nella sua risposta indica i motivi per cui l’impianto di Bucita è fermo. E sono anche motivi validi, perché dalla lavorazione dei rifiuti deriva un residuo, uno scarto che a sua volta EcoRoss non può smaltire ma che deve conferire ad altre piattaforme o società. La società che gestisce "i rifiuti dei rifiuti", cioè gli scarti di lavorazione dei rifiuti che provengono da Bucita ha infatti comunicato che causa embargo dalla Russia hanno bloccato l’operatività delle loro navi, dei lori mezzi,  attraverso i quali smaltiscono il residuo di lavorazione degli impianti come Bucita. Conclusione: la EcoRoss oltre i limiti di capacità dell’impianto non può andare perché non ha dove smaltire il prodotto, e quindi ha rallentato la raccolta. L’Aro che è titolare per l’Alto Ionio della questione, interviene per sollecitare lo sblocco… Ognuno ha rappresentato le proprie ragioni, ma il comune di Trebisacce si ritrova con i rifiuti per la strada. Il sottoscritto proprio per tutelare gli interessi della comunità di Trebisacce, ma soprattutto per evitare questo sconcio che c’è in giro, con nota del 16 marzo, quindi già 15 giorni fa, non solo ha rappresentato al Prefetto, alla Regione Calabria, all’Ato, all’Aro, all’Asp competente per l’igiene pubblica, la situazione emergenziale che c’è, ma visto e considerato che l’impianto di Bucita non può recepire rifiuti, ha chiesto come Comune  di essere autorizzato, da chi di competenza, al conferimento dei rifiuti presso altri impianti regionali o extraregionale, a spese del Comune. Ad oggi (30 Marzo 2022 ndr) nessuna autorizzazione è pervenuta».

Né c’è stata alcuna risposta di altro genere? 

No, nessuna risposta. Altro tentativo. Abbiamo cercato di capire se potevamo temporaneamente conferire qualche camion di rifiuti presso la piattaforma Bsv di Villapiana. Premetto che il comune di Trebisacce in passato, anni orsono, conferiva presso questa piattaforma. Ad un certo punto il comune di Trebisacce si ritira dal conferimento in questa piattaforma per questioni di bilancio. Almeno, ciò mi è stato riferito dagli uffici preposti. Ma data l’emergenza, io tento anche questa strada e scrivo al sindaco di Villapiana e all’amministratore della Bsv Srl, inoltrando una richiesta di deposito temporaneo dei rifiuti indifferenziati. Questa comunicazione è stata inviata tra domenica e lunedì scorso, quindi tra il 27 e il 28 del mese di marzo. Ad oggi (30 marzo ndr) non c’è stata alcuna risposta. In via informale tuttavia ho avuto in tal senso un riscontro negativo, in quanto a quanto pare anche presso il centro Bsv sarebbero saturi. Attendo che mi venga conferma in via ufficiale».

Ma anche Trebisacce ha una sua isola ecologica, se pur molto più piccola rispetto alla struttura estremamente più attrezzata di Villapiana. Ci può spiegare perché i rifiuti non vengono tolti dalle strade e portati lì?

«É impossibile raccogliere i rifiuti dalle strade e portarle all’Isola ecologica di Trebisacce perché non possiamo creare una discarica abusiva. Ammassare questi rifiuti all’isola ecologica significa creare una discarica».

Tra l’altro è noto che i rifiuti, per norma, non possono essere posati per terra, ma devono essere contenuti in appositi cassettoni, chiamiamoli così, di stoccaggio. Ciò che manca sono anche questi cassettoni. É corretto?

«I rifiuti non possono essere assolutamente poggiati a terra nell’isola ecologica. Ovviamente viene da chiedersi “Ma oggi non sono per terra?”. Certo, ma sono davanti alle porte delle case perché i cittadini non sanno più dove metterli. É un circolo vizioso. Chiedo l’autorizzazione per portali fuori e non viene concessa, tento di vedere se posso portarli provvisoriamente alla piattaforma di Villapiana e sono saturi. I camion del Comune sono pieni e quindi non possono fare altri giri per prelevare i rifiuti abbandonati. Ho chiesto al Presidente dell’Aro, il sindaco Stasi, in più occasioni di convocare la conferenza dei sindaci che fanno parte dell’ARO per vedere se congiuntamente possiamo trovare una soluzione a questo problema, ma non ho avuto ancora indicazioni. Ho rappresentato a tutte le autorità questa emergenza e attendo che qualcuno si muova. Gli strumenti che il Comune ha in mano sono questi, non avendo la possibilità di ricorre alle ordinanze contingibili e urgenti che pur avevo approntato ma che non ho potuto notificare. Perché? Perché questa ordinanza la dovrei notificare all’EcoRoss che è la società che contrattualmente opera nel comune di Trebisacce per la raccolta dei rifiuti.  Ma io l’EcoRoss l’ho già convocata, e mi è stato detto, in parole povere, che anche a fronte di un “ordine” non avendo luogo dove portare questi rifiuti non è possibile dare esecuzione all’eventuale ordinanza in alcun modo».

Ma chiariti questi passaggi perché la ditta EcoRoss non fornisce una serie di container da collocare nell’isola ecologica di Trebisacce dove conservare almeno parte dei rifiuti che oggi si trovano per le strade?

«É stato il primo argomento posto ad EcoRoss nei nostri incontri. EcoRoss ha dichiarato che è impossibilitata a fornire cassoni o altri camion perché li ha tutti saturi per l’emergenza che si è creata presso la discarica di Bucita. Questa è stata la risposta a quella data: siamo impossibilitati. Ovviamente porremo di nuovo la questione. Nel frattempo qualcosa potrebbe essersi sbloccato».

È una risposta che suscita perplessità in funzione delle problematiche che ciclicamente la questione Bucita genera.

«D’altronde si cerca di evitare polemiche, anche perché non è consono ad una gestione commissariale fare polemiche su questi argomenti. Dobbiamo pensare che la mission di un commissario è quella erogare i servizi nella forma migliore possibile. Pertanto metto da parte ogni polemica che non porta da nessuna parte. A me interessa come commissario cercare di garantire il migliore servizio possibile cercando di utilizzare gli strumenti che ho in mano».

E se invece fosse il Comune di Trebisacce ad acquistare direttamente questi container? Potrebbe essere una soluzione?

«Certo, potrebbe. Questa emergenza è sintomatica per una programmazione futura. Sarà pronto il Comune di Trebisacce a fronteggiare nuove e diverse emergenze in materie di rifiuti? La risposta è: potrebbe attrezzarsi meglio. Come? Acquistando qualche cassone nei limiti del possibile? Per comprare i cassoni bisogna fare delle procedure d’acquisto e fare degli impegni di spesa. In questo momento il Comune non ha il bilancio 2022 perché è in corso di approvazione, e quindi non può assumere l’impegno di spesa. Con quale strumento contabile fa la gara pubblica per l’acquisto di questo materiale?
È un cane che si morde la coda. Stiamo accelerando al massimo per varare il bilancio di previsione. Mi auguro di licenziarlo in questo mese di aprile anche se il termine è al 31 maggio. Approvare lo strumento contabile significa avere la disponibilità di impegnare le somme, programmare l’acquisto di eventuali cassoni nuovi, e preordinare per future emergenze. Su tale scadenza non stiamo prendendo tempo. Sono collegate ad essa tutte le attività propedeutiche legate all’approvazione del bilancio, indipendenti dal Comune, che hanno avuto uno slittamento nel tempo (Entità dei trasferimenti, piani tariffari dei tributi comunali ecc). Senza questi elementi è complesso procedere».

Però i problemi legati alla discarica di Bucita sono relativi alla raccolta dei rifiuti indifferenziati. I rifiuti differenziati dovrebbero essere raccolti regolarmente, è corretto?

«Tutto ciò che è differenziato, a quanto mi viene riferito da EcoRoss, viene raccolto regolarmente».

Ma il giro di raccolta è completo? O il fatto che alcuni camion per la raccolta siano “bloccati” perché pieni di rifiuti indifferenziati da conferire a Bucita impedisce o limita la raccolta dei rifiuti differenziati? Glielo chiedo perché abbiamo avuto alcune segnalazioni in merito al mancato ritiro in alcune zone di rifiuti differenziati.

«Prendo nota di questa segnalazione. L’indicazione che ha avuto il Comune è che non ci fossero problemi per la differenziata, ma adesso faremo subito una verifica perché se ci sono contestazioni da fare circa quanto stabilito nel contratto con EcoRoss, agiremo di conseguenza».

Commissario, però c’è un aspetto di cui non si può non tenere conto. Perché negli altri Comuni limitrofi a Trebisacce il problema dei rifiuti non è a questi livelli?

«Me lo sto chiedendo anche io»

Anche lei ha riscontrato questa strana differenza?

«Più che altro ho riscontrato un silenzio da parte degli altri comuni. Non vedo un’azione congiunta verso la problematica dei rifiuti. Mi sto domandando come mai solo Trebisacce ha questo problema dei rifiuti per le strade, o quanto mano parla di questo problema, mente  gli altri comuni non ce l’hanno o non ne parlano. Non ho una risposta su questo. Ho cercato di trovare la risposta attraverso l’Aro, chiedendo al presidente di convocare l’assemblea dei sindaci facente parte dell’Aro per confrontarci e fare il punto. Come è che Trebisacce ha questo problema e gli altri non ce l’hanno? Forse è un problema legato alle dimensioni di Trebisacce rispetto agli altri Comuni. Il circuito e i protagonisti del ciclo rifiuti sono gli stessi. Resta un mistero ad oggi anche a me».

Anche su questo ci diamo appuntamento nei prossimi giorni per avere una risposta.

«Certo. Non oso pensare che i disservizi siano mirati sul Comune di Trebisacce perché è lontano dal mio modo di pensare e da quella che è l’etica della pubblica amministrazione Lo escludo categoricamente. Però sta di fatto che Trebisacce da oltre 20 giorni a questa parte ha questa problematica nonostante le azioni che stiamo portando avanti».

Al di là del suo impegno, che abbiamo percepito come massimo, lo Stato, che lei rappresenta, non ne esce benissimo da questa situazione. Si può parlare di una sconfitta dello Stato?

«Rispetto al fenomeno dei rifiuti che da circa 20 giorni si sta manifestando, in una nota di qualche giorno fa, ho già scritto che come Commissario devo chiedere scusa ai cittadini perché mi sento “impotente” verso coloro che si aspettano una soluzione. Alla luce di queste vicende illustrate, cioè competenze varie, passaggio di competenza da un ente all’altro, risposte non date, giustificazioni presentate da ognuno degli attori di questo circuito, mi consenta una battuta… alla fine, tirando le somme, sembrerebbe per assurdo che la colpa sia quasi dei cittadini che producono i rifiuti! Sono fortemente amareggiato, di fronte a questo scenario dove non riusciamo a trovare una soluzione per raccogliere e smaltire questi rifiuti. Ogni giorno il Comune di Trebisacce si sveglia ed è piena di rifiuti. Rappresentata questa situazione a tutta la catena degli attori risposte non ne ho».

Qui termina la prima parte della lunga intervista raccolta mercoledì 30 Marzo presso gli uffici del Comune di Trebisacce. Nella seconda parte dell’intervista oggetto delle domande sarà la situazione dell’Ospedale G. Chidichimo di Trebisacce e altre opere strutturali in itinere.

 

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.