Protesta dei tirocinanti dei comuni di Longobucco, Campana e Bocchigliero
Una situazione grottesca in cui i lavoratori, affiancati da Cgil e Cisl, chiedono la liquidazione, negata perchè tra Inps e amministrazioni comunali c'è un rimbalzo di responsabilità

LONGOBUCCO – Proteste in prossimità del palazzo comunale di Longobucco, una mobilitazione spontanea nata giovedì mattina per difendere e tutelare i diritti dei lavoratori tirocinanti dei comuni di Longobucco, Bocchigliero e Campana.
Un tira e molla infinito in cui la responsabilità di questa situazione gravosa, rimbalza tra le varie parti in causa. Infatti i lavoratori si vedono negati il diritto alla liquidazione dei sussidi a causa del mancato rilascio da parte dell’istituto di previdenza del documento indispensabile per il pagamento stesso, ovvero del Durc.
I tirocinanti dichiarano: «Se entro il prossimo martedì non ci sarà la convocazione presso il Prefetto di un tavolo tecnico con l’Inps e la Regione, avvieremo le modalità per giungere ad una forte protesta presso i municipi dei rispettivi comuni».
Affiancati da Cgil e Cisl, i tirocinanti sono nel mezzo di una bagarre tra il comune capofila del progetto quello di Longobucco, che è accusato dall’Inps di essere in debito di 80 mila euro nel versamento dei contributi.
Dal canto suo il comune longobucchese controbatte affermando che ha già pagato tutto. Intanto i sindacati sono pronti a rilanciare la vertenza circa la stabilizzazione dei tirocinanti, che hanno avuto accesso all’impiego attraverso il progetto atto a diminuire il tasso di disoccupazione nei tre comuni coinvolti. Sit-in e assemblee permanenti saranno i prossimi passi da fare.
I lavoratori nel frattempo si trovano ad affrontare una situazione di stallo economica, con tutte le problematiche conseguenti. Vedremo in questi giorni se le acque verranno smosse.