«Approvare prima possibile lo Statuto della città di Co-Ro per tutelare diritti e interessi dei cittadini»
Lo dichiara il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface affermando che, nonostante due diffide da parte del Ministero dell’Interno, la macchina amministriva è ancora ferma
CORIGLIANO-ROSSANO - «Nonostante siano trascorsi oltre 34 mesi e siano pervenute due diffide da parte del Ministero dell’Interno, la scrittura dello Statuto della nuova città di Corigliano-Rossano non risulta ancora essere definita a causa di problemi legati alla riorganizzazione della competente commissione consiliare e della conseguente mancata convocazione della stessa».
Lo dichiara in un comunicato stampa, il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface.
«Come tutti sanno, a seguito della nascita della nuova città, si sarebbe dovuto procedere all’approvazione, in tempi relativamente brevi, di uno Statuto che fosse espressione dello spirito della città unica, e – si legge nel comunicato - nonostante, le ripetute sollecitazioni e la disponibilità mostrata dal Movimento del Territorio con Pasqualina Straface nonché da altre associazioni, a far sì che la carta costituente nascesse su elementi di partecipazione più ampi possibili, ancora ad oggi non si hanno notizie di una sua concreta definizione».
«Lo Statuto, carta fondamentale del comune è norma sostanziale e primaria per l’organizzazione della città, per questo riveste condizione importante nell’ambito dei principi fissati dalla legge ed individua le attribuzioni degli organi, l’organizzazione della città nonché le forme di garanzia e di partecipazione. A tal proposito – afferma il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface – si ritiene che una città senza Statuto è una città senza regole e dunque priva di diritti ed interessi».
«Sollecitiamo l’amministrazione comunale – conclude il comunicato - ad addivenire ad una positiva conclusione della vicenda, perché convinti che lo statuto rappresenti uno strumento di sviluppo di quella idea di città innovativa e moderna in cui hanno creduto i cittadini di Corigliano-Rossano».