Parco Archeologico di Sibari riapre ma ancora i problemi per la direzione non finiscono
L'autonomia gestionale attribuita al Parco dal MIC permette a Demma di riaprirlo nonostante ci sia ancora carenza di personale
CASSANO ALLO JONIO – Da mercoledì scorso la notizia della riapertura del Parco Archeologico di Sibari, dal martedì alla domenica, con orario 10-16, ha allietato un po' tutti i lettori.
La chiusura del Parco, nato sulle vestigia della prima colonia fondata dagli Achei sulla costa ionica calabrese, è stata causata della mancanza di rinnovo dei contratti di 23 tirocinanti di cui alcuni dovrebbero, secondo il direttore del sito Filippo Demma, essere assunti in piena regola per l’estate, se dal Ministero della Funzione Pubblica perverrà una soluzione definitiva.
Da attribuire alla direzione del Parco Archeologico, il merito di aver utilizzato al meglio l’autonomia gestionale che le è stata attribuita dal MIC più di un anno fa, per sopperire alla mancanza di personale e rendere nuovamente fruibile il sito.
Una buona notizia che però non rende facile la vita al direttore Demma, che oltre al problema della mancanza di personale, deve fare i conti con la geologia, in quanto il territorio in cui si trova il Parco si presenta al di sotto del livello del mare e le conduzioni idriche che riguardano lo smaltimento delle acque, fondamentali per evitare allagamenti, sembra non siano ancora funzionanti come dovrebbero.