Lingua Blu, presto il bando per reintegrare il patrimonio ovino perso
L'azione della Regione, dell’Assessore Gallo e dei dirigenti responsabili del Dipartimento Agricoltura e del Dipartimenti Sanità ha permesso di mettere in campo una risposta capace di contenere e gestire i problemi

CATANZARO - Dopo la BRC, la TBC e la Peste Suina ancora una volta gli allevatori e il territorio calabrese hanno dovuto fare i conti con la recrudescenza di una zoonosi che, nella sua nuova variante, ha colpito pesantemente gli allevamenti ovini di diverse aree e particolarmente del Crotonese: la febbre catarrale degli Ovini (Lingua Blue) che nei mesi scorsi ha coinvolto non solo la Calabria ma anche Sardegna, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia, Liguria e Valle d'Aosta.
Si seguito le dichiarazioni sul tema di Francesco Scarpino, presidente del Consorzio di tutela pecorino crotonese DOP; Presidente Liberiagricoltori Crotone; Presidente ANPA Associazione Nazionale Produttori agricoli Crotone; presidente APOCC Organizzazione Produttori ovini e caprini della Calabria.
«Ancora una volta - spiega - una zoonosi interviene appesantendo le condizioni del nostro sistema allevatoriale già provato da congiunture economiche negative e dall'aggravarsi di condizioni ambientali sfavorevoli come quelli della siccità che mettono a rischio i cicli produttivi e la tenuta di diverse delle aziende colpite. Aziende che non solo hanno visto decimati gli animali allevati con tutto quello che comporta in termini economici ma, anche, che dovranno fare i conti nel tempo con il mancato reddito sia per effetto degli animali persi che per quelli che, pur rimanendo in vita, non garantiranno più latte nel tempo. Problemi che spesso non trovano soluzioni anche per effetto di un quadro normativo nazionale non adeguato a offrire le soluzioni chiare e concrete di cui hanno bisogno gli allevatori e gli operatori della filiera coinvolti».
«Anche per questo è sempre più evidente che eventi di questa natura possono essere affrontati solo con la collaborazione stretta e l'integrazione fra tutti gli attori coinvolti nel territorio a cominciare dagli allevatori, dai sindaci (prima autorità sanitaria) , dagli Uffici e dagli operatori Sanitari e dall'organo di Governo Regionale chiamato ad esercitare l'ascolto ed a mettere in campo soluzioni possibili nell'immediato e di prospettiva per prevenire ulteriori problemi».
«Diamo atto all’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo che ha attuato una strategia adeguata sia nell'emergenza che con i provvedimenti messi in campo garantendo la prima delle condizioni necessarie per impostare le soluzioni: l'ascolto degli allevatori che, essendo OSA (Operatori di Sanità Alimentare) hanno la prima responsabilità degli alimenti prodotti nelle proprie aziende ed hanno, al tempo stesso, in nome della loro esperienza, competenza tecnica e conoscenza profonda degli animali e dell'ambiente in cui li allevano. L'azione della Regione Calabria dall’Assessore Gianluca Gallo e dei dirigenti responsabili del Dipartimento Agricoltura e del Dipartimenti Sanità, che hanno garantito il confronto con le imprese e i diversi attori istituzionali, sociali e sindacali e l'interlocuzione con gli Uffici Tecnici, ha consentito, pur in un quadro normativo nazionale non sempre in grado di offrire risposte chiare, di mettere in campo una risposta capace di contenere e gestire i problemi».
«Ora bisogna mettere in campo e pubblicare, senza altri indugi, la misura che permette agli allevatori di reintegrare il patrimonio ovino perso e occorre farlo ampiamente per permettere alle aziende di pianificare le attività necessarie e non perdere l'annata agraria che ha tempi stretti e non rinviabili. Dando atto all’Assessore Gallo di quanto fatto fin qui e ringraziandolo per il merito e per il metodo messo in campo siamo convinti che vi siano tutte le condizioni per proseguire nella strada del confronto per assicurare una applicazione efficace della norma. Andrà infatti garantito il puntuale e celere iter delle domande in modo che le aziende possano giovarsene davvero e andrà monitorata l'applicazione intervenendo, se occorrerà, su elementi che dovessero mostrarsi critici per problemi che potrebbero manifestarsi in ragione della struttura del mercato (come ad esempio la disponibilità di animali iscritti a1l'albo genealogico) o altri problemi legati alla gestione operative».
«Sarà nostra premura di realtà imprenditoriali e associative firmatarie, come abbiamo fatto in questi mesi, di garantire a1l’Assessorato il supporto tecnico e operativo che il mondo allevatoriale è chiamato ad assicurare e per questo chiediamo all’Assessore G. Gallo di rendere operativo il provvedimento per passare, poi, ad estendere il confronto alle azioni di rilancio economico del settore oltre che a sviluppare un Piano di Sorveglianza e Prevenzione sulle Zoonosi che trovi il tessuto economico e istituzionale calabrese sempre più pronto a reagire a nuove sfide. L'Assessore Gallo ha assicurato che il bando per la ricostituzione del patrimonio ovini sarà pubblicato nei prossimi giorni. All'incontro svolto i cittadella il 18/06/2025 erano presenti i rappresentanti del settore ovino regionale; Francesco Scarpino è stato delegato portavoce dell'incontro» conclude.