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L'Istituto Agrario di Co-Ro amplia le sua attività nell'azienda di contrada Momena

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CORIGLIANO-ROSSANO - Non solo studio. La scuola che funziona non dimentica le competenze pratiche. L’Istituto Tecnico Agrario “F. Silvestri” (che fa parte dell’I.I.S. “E. Majorana”) di Corigliano-Rossano, per questo motivo, amplia le sue attività nella propria azienda agricola per offrire ai suoi studenti nuovi stimoli e nuove possibilità di apprendimento e formazione.

Per l’occasione, sabato 19 febbraio si è tenuto un momento inaugurale nella proprietà dell’Istituto agrario, in Contrada Momena. Si tratta di un terreno di 11 ettari che venne acquistato intorno agli anni Settanta dall’allora Provincia di Cosenza. Presenti la dirigente scolastica Pina De Martino, l’ex preside Antonio Cumino, il prof. Giovanni Mastrangelo, una rappresentanza studentesca della classe terza seguiti dai docenti Stefania Romanello, Patrizia Romeo e Vittorio Viola, i collaboratori scolastici addetti all’azienda agraria (CR) O. Comite, R. De Cicco, S. Pettinato, A. Sacco, D. Spina, T. Laureati, i rappresentanti della Coldiretti di Zona con il presidente Antonino Fonsi, il segretario di zona Alessandro Piluso con il suo predecessore Gino Vulcano e il padre spirituale don Massimo Alato.

Il già preside Antonio Cumino, che entrò nella scuola nel 1964 come insegnante e vi rimase fino al 1994, ha ricordato gli anni in cui l’Istituto Agrario era ancora collocato in viale Margherita. Sotto la sua dirigenza, venne avviata l’azienda agricola che, al momento dell’acquisto, consisteva in 100 piante di ulivo, distanziate 20 metri una dall’altra; in mezzo, colture intercalari. Furono subito avviate diverse operazioni: venne realizzato un pescheto, un agrumeto e l’uliveto fu alternato con piante giovani. Sul lato nord, vennero costruite una serra, una conigliera (che ospitò 900 conigli all’anno), una porcilaia (con 200 maialini all’anno), e alcuni pollai. Tutti i prodotti dell’azienda venivano venduti direttamente al dettaglio con prezzi concorrenziali.

Negli anni, il venir meno di fondi e disponibilità economiche non permise il mantenimento delle attività che nel tempo andarono perdute; da molto tempo, anche per volontà della dirigente De Martino, sono state avviate diverse operazioni di Miglioramento fondiario. Di recente, è stata ripristinata la recinzione, circa 150 metri, così da garantire la sicurezza del sito, nel passato troppo spesso preso d’assalto da atti vandalici.

Dopodiché il campo è stato piantato con un agrumeto di arance Lane Late, bionde tardive, e un portainnesto di Citrange Carrizo, con un sesto di impianto (la disposizione geometrica delle piante) dalle interdistanze 5x5 m, ed è stato fornito di impianto irriguo a goccia. Le vecchie varietà che erano presenti, purtroppo, sono andate distrutte durante un grosso incendio del 2016. Gli appezzamenti a seminativo sono stati trattati per la coltivazione della rapa biologica. Per quanto riguarda gli uliveti, sono state riprese alcune delle vecchie varietà della Dolce di Rossano e della Carolea.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive