Al Lago di Tarsia tre giorni di studio e confronto con la ZPS Palude di Torre Flavia
Non solo condivisione delle attività, delle strategie e delle scelte metodologiche legate alla conservazione degli uccelli caradridi, ma anche dei modelli di gestione delle due Aree Protette nei due diversi contesti territoriali

TARSIA - Si sono tenuti dall’11 al 13 giugno 2025, presso le Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati, tre giorni di studio e di confronto su pratiche di gestione che hanno interessato la ZPS – Zona di Protezione Speciale “Monumento naturale Palude di Torre Flavia” - Lazio e le Riserve e ZSC Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati.
«L’iniziativa, promossa da Città Metropolitana di Roma Capitale (CMRC) in qualità di Ente gestore del “Monumento naturale Palude di Torre Flavia”, nell’ambito del Progetto Conservazione urgente degli uccelli caradridi (Fratino, Charadrius alexandrinus e Corriere piccolo, Charadrius dubius) e della flora alo psammofila dunale, con particolare riferimento alle aree protette Palude di Torre Flavia e Bosco di Palo Laziale”, - riporta la nota - si è prefissata lo scopo di avviare uno scambio di conoscenze tra i due Enti gestori in merito alle attività di tutela di queste due specie e sulle attività di “buone pratiche” messe in atto dalle aree protette, Palude di Torre Flavia, Bosco di Palo Laziale, Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati».
«Non solo condividere le attività, le strategie e le scelte metodologiche legate alla conservazione degli uccelli caradridi - si legge - ma anche i modelli di gestione delle due Aree Protette nei due diversi contesti territoriali. Il Dirigente del Servizio “Aree Protette e tutela della biodiversità”, Carlo Colecchia e il personale di Città Metropolitana di Roma Capitale (CMRC), con il Direttore, Agostino Brusco e il personale dell’Ente gestore delle Riserve-Amici della Terra, si sono confrontati su programmi e attività di conservazione, effettuando sopralluoghi e know-how sul management ambientale; attività di monitoraggio “su campo” presso la Riserva Foce del fiume Crati, con particolare riferimento al “sistema” dunale e al bosco planiziale e presso il Lago di Tarsia; visite alle strutture e ai Centri delle Riserve: Museo di Storia Naturale, Sezione Museo del Mare di Sibari e Sezione Diorami Aree Protette di Tarsia; Biblioteca Naturalistica Calabrese; Centri per la Conservazione ex-situ e Giardino botanico del Crati. Per finire, scambio di materiale promozionale e istituzionale delle aree protette, avvenuto tra il Dirigente Carlo Colecchia e il Direttore Agostino Brusco, rappresentato da pubblicazioni e gadget, tenutosi nella Sala Darwin della Biblioteca Naturalistica Calabrese, alla presenza del personale partecipante dei due Enti gestori».