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L'Arcivescovo Aloise contro ogni forma di schiavitù nell'omelia fatta nella giornata contro la tratta degli esseri umani

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CORIGLIANO-ROSSANO - Celebrata domenica 13 febbraio nella Parrocchia di Cristo Re, a Cariati, la giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro tutte forme di schiavitù, meglio conosciuta come giornata contro la tratta degli esseri umani.

Il bellissimo momento di preghiera accolto dal parroco don George Viju è stato presieduto da S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise ed organizzata dalla commissione Migrantes della Diocesi. Durante la preghiera, coordinata da suor Antonia Dal Mas Missionaria dell’Immacolata del PIME e dalla d.ssa Carmelina Sciarrotta, entrambe componenti della commissione Migrantes della diocesi, ha visto la presenza di numerosi fedeli sensibili alla tematica. Durante l’iniziativa, nella quale è stata introdotta la vita di santa Giuseppina Bakita, c’è stata la partecipazione di alcune ragazze vittime di tratta.

«Come Arcidiocesi di Rossano-Cariati siamo da sempre impegnati ad abbattere ogni forma di ingiustizia e sfruttamento, in particolare per quanto riguarda la tratta degli esseri umani presente nelle nostre zone, sotto l’evidente forma della prostituzione e dello sfruttamento lavorativo” - ha dichiarato Giovanni Fortino direttore della pastorale migrantes diocesana - come non ricordare l’iniziativa della fiaccolata vissuta qualche anno fa che fece scalpore per le tante forze politiche assenti e contrarie a tale iniziativa, ma noi come diocesi volevamo andare oltre l’opinione pubblica e la politica perchè ritenevamo opportuno arrivare ai cuori dei cittadini onesti per sensibilizzarli contro questo fenomeno che affligge ancora oggi la nostra terra, richiamando la necessità del sostegno di tutti affinché venga rispettata la dignità dell’essere umano contro ogni forma di sfruttamento».

L’iniziativa, inserita in un più ampio movimento di preghiera voluto da Papa Francesco di portata mondiale con il tema per l’anno 2022 “La Forza della Cura” trova la sua massima espressione ed intensità nella giornata dedicata alla memoria liturgica di Santa Bakita che si celebra l’8 febbraio. Santa Bakita suora canossiana che venne ridotta in schiavitù in Africa e arrivata in Italia divenne libera e suora patendo con il suo corpo le tante punizioni corporali che gli venivano inflitte dai suoi carnefici, tanto che ad un certo punto arrivò a dimenticare persino il suo nome di origine. Una terribile storia di traffico di esseri umani che nel caso di Santa Bakita, salita agli Onori degli altari della Chiesa Cattolica, ha avuto dei risvolti positivi di libertà.

La significativa omelia di Mons. Maurizio Aloise ha concluso il momento di preghiera rifacendosi al tema e alle parole di Papa Francesco, richiamando il passo del Vangelo del buon Samaritano e chiedendosi: «Chi è il mio prossimo? - il tuo prossimo non è colui che tu fai entrare nell’orizzonte delle tue attenzioni, ma prossimo sei tu quando ti prendi cura di un uomo; non tu chi ami, ma tu quando ami».

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive