4 ore fa:Tirocinanti, Incarnato (Psi) chiede garanzie sulle risorse finanziarie
1 ora fa:Una città grandissima che ragiona... come un paesone
1 ora fa:Corigliano Rossano e Fondazione Telethon insieme a Natale
5 ore fa:Santa Barbara, Vigili del Fuoco e Capitaneria insieme per celebrare la Patrona del Coraggio
2 ore fa:Graziano: «Ospedali più sicuri e una sanità che cambia grazie al lavoro condiviso»
4 minuti fa:Ospedale di Cariati, lavoratori delle pulizie: «Senza stipendio da mesi»
34 minuti fa:San Lorenzo del Vallo, polemica sul Castello Alarcón: «Un buco nelle mura, una ferita alla storia»
4 ore fa:I bimbi di Magnolia riscoprono l'autunno attraverso «un percorso di apprendimento vivo»
3 ore fa:Dissesto idrogeologico, si accelera sui cantieri: consolidamento e sicurezza per Santa Chiara e Pigna
3 ore fa:L'ultima tappa de "Il Cammino della Responsabilità" si terrà oggi a Cassano

A Caloveto riapre la chiesa di San Giovanni Calibita dopo il restauro

1 minuti di lettura

CALOVETO – Riapre al pubblico dopo un periodo di chiusura dovuta ai lavori di ristrutturazione, la Chiesa di San Giovanni Calibita, con la celebrazione eucaristica tenuta dall’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise.

Presente alla cerimonia il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, che con queste parole, ha suggellato la celebrazione eucaristica: «Coltivare il senso di appartenenza alla comunità, educare alla solidarietà, promuovere la crescita culturale e sociale ed ogni azione utili a frenare lo spopolamento di questo territorio, sono tutte azioni che in particolar modo in questi ultimi anni con l’emergenza covid, continuano a vedere istituzioni e mondo della chiesa, lavorare gomito a gomito. È, questo, un rapporto di collaborazione che è destinato a consolidarsi».

In contemporanea alla riapertura della Chiesa, vi è stata anche la riapertura del museo diocesano, insieme al Primo Cittadino erano presenti anche il vicesindaco Gianfranco Salatino ed i consiglieri comunali Vittorio Mazza e Luigi Ruperto. Mazza durante il suo intervento all’evento Ricordando la figura di San Giovanni Calibita e sottolineando lo spirito di collaborazione tra l’Esecutivo e l’istituzione religiosa, ha ringraziato le suore: «Che con la loro semplicità e la loro sincerità, non fanno altro che infondere fiducia, serenità e pace. E poi Don Massimo, il locale rappresentante della nostra chiesa, che con la sua discrezione, la sua pazienza, a volte anche con i suoi silenzi, conforta e unisce la nostra comunità; una guida e un amico per tanti bambini, giovani e meno giovani, anziani».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive