Cantiere aperto all'ex Cer, al via i lavori per il completamento di quaranta alloggi
De Bartolo e Maradei: «Si chiude una vertenza annosa ed estremamente complicata»
MORANO CALABRO - Avviati i lavori di completamento dei quaranta alloggi di edilizia sovvenzionata (ex Cer) in località Cappuccini; il 20 gennaio scorso, la consegna all'impresa esecutrice.
A darne notizia il sindaco Nicolò De Bartolo e il suo vicario, Pasquale Maradei, entrambi compiaciuti «per aver tolto finalmente l'opera dalle brume delle incompiute d'Italia».
Il costo del complesso intervento supera i due milioni di euro, per l'esattezza 2.279.822,96, di cui 1.394.424,39 stanziati dalla Regione Calabria, importo resosi necessario ed intercettato per poter recuperare il residuo di € 885.498,57 proveniente dal primo originario finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il cantiere è, dunque, attivo già da qualche giorno; il tempo a disposizione dell'azienda appaltatrice per ultimare le opere è di trecentosessantacinque giorni dalla consegna. Gli appartamenti saranno poi assegnati per una quota a personale delle forze dell'ordine e per una alla comunità civile sotto forma di edilizia residenziale pubblica.
«Dopo circa venticinque anni di traversie, per una situazione che a tratti si è colorata d'inverosimile, con contorni di vera e propria commedia tragicomica, siamo riusciti grazie all'impegno dell'Amministrazione comunale a dipanare una matassa assai ingarbugliata» affermano il primo cittadino Nicolò De Bartolo e il vicesindaco Pasquale Maradei. «Abbiamo preso in carico la vicenda sin dal nostro primo insediamento, nel lontano 2006. Tutti ricordano cosa capitò nelle fasi iniziali, allorché, dopo qualche tempo, intervenne prima l'abbandono poi il fallimento della ditta appaltatrice. Una vera e propria odissea, fra tentativi di composizione falliti e carte bollate. Non era e non è stato facile sbloccare l'impasse, data la presenza nella vertenza di diversi attori istituzionali. Ma alla fine la tenacia ha pagato. La peggiore conseguenza di certi errori passati è stata, ed è del tutto evidente, che la nostra Morano ha dovuto sopportare per un ventennio un brutto mostro affacciato sul centro storico. Le nostre perplessità illo tempore manifestate non valsero ad aggiustare il tiro. Ma il destino ha voluto che toccasse proprio a noi che nutrivamo molti dubbi su quest'opera il compito di risolvere i problemi annessi e connessi. E lo abbiamo fatto, vogliamo dirlo, con l'appoggio della struttura tecnica interna, spendendo energie e investendo tempo e professionalità. Il risultato odierno è, dunque, frutto di tenacia e determinazione, di giorni e notti trascorsi a tentare il possibile per riordinare un puzzle complicatissimo e restituire alla collettività ciò ch'è suo. Un grazie a quanti a vario titolo sono stati al nostro fianco in questo accidentato tragitto. Ora, però, ci sia permesso di gioire e godere per l'ennesimo obiettivo, tra i più significativi, da noi conseguiti. È servito tempo e impegno, ma un altro punto del nostro ambizioso programma politico è realizzato».