Qualità della vita, Cosenza la provincia migliore in Calabria ma è solo 88esima
L’indagine 2021 del Sole 24 ore lancia un dato allarmante per la nostra regione: Vibo Valentia e Crotone sono il fanalino della graduatoria sulle province italiane
ROMA - La nuova geografia provinciale del benessere, che va da Trieste a Crotone nella classifica generale della 32ª edizione della Qualità della vita – riporta Il Sole 24 ore – si candida a diventare una bussola per orientare investimenti e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una cartina di tornasole delle disuguaglianze, accentuate dalla pandemia, da cui è necessario partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani.
Le Calabresi in classifica
Cosenza è 88 ᵃ e perde due posizioni rispetto alla speciale classifica sulla qualità della vita stilata da “Il sole 24 ore”. Al 96° posto si piazza Catanzaro, guadagnando sei posizioni. Sulle 107 province italiane, Reggio Calabria è 101 ᵃ (perde sei posizioni in un anno), Vibo Valentia non varia rispetto al 2020 ed è 104 ᵃ come Crotone, fanalino di coda di questa speciale classifica stilata dal quotidiano economico.
La top ten premia il Nord-Est
La classifica 2021 della storica indagine del Sole 24 Ore premia la provincia di Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Oggi – riporta ancora il quotidiano economico – conquista anche il primato nell’indice tematico di «Cultura e tempo libero», arriva seconda in «Affari e lavoro» e quarta in «Ambiente e servizi». Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto.
Tra le prime dieci si incontrano sette province del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne, l’indice presentato per la prima volta quest’anno per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia.
Confermate nella top ten anche Aosta (4ª) e Bologna (6ª). Il capoluogo emiliano, in testa nell’edizione 2020, scende di qualche posizione ma conquista il primo posto in «Demografia, società e salute» soprattutto grazie agli elevati livelli di istruzione della popolazione. I bolognesi sono primi per incidenza di diplomati (il 76,8% dei residenti tra i 25 e i 64 anni) e terzi – a pari merito con Trieste – per numero di laureati (il 41,8% tra i 25 e i 39 anni).