La Madonna nera di Schiavonea, la festa più intima del borgo
Una tradizione meno nota ma fortemente sentita, un momento di fede e tradizione per tutti i fedeli di Schiavonea che vivono il momento con sentita partecipazione

CORIGLIANO-ROSSANO - Se il 5 agosto, con il tradizionale imbarco, rappresenta la festa patronale capace di richiamare folle, turisti e devoti da tutta la Calabria, il 23 agosto a Schiavonea ha un sapore diverso: più intimo, più riservato, ma non per questo meno intenso. È il giorno in cui il Borgo Marinaro rinnova in silenzio, con raccoglimento e affetto, la sua antica devozione alla Madonna Nera.
Una devozione che nasce da lontano
La storia risale al 1648, quando, secondo la tradizione, la Vergine volle essere venerata vicino al mare. Dopo miracoli e segni straordinari, il 13 ottobre di quell’anno avvenne la solenne traslazione del quadro miracoloso dalla chiesa di San Pietro, presso il castello di Corigliano, fino alla chiesa di San Leonardo alla Marina. Fu un momento epocale, accompagnato da guarigioni e prodigi che segnarono per sempre la devozione del popolo marinaro.
La festa raccolta del 23 agosto
A distanza di secoli, ogni anno il 23 agosto, gli abitanti di Schiavonea si stringono intorno alla loro Madonna Nera. Non ci sono i grandi numeri né le scenografie spettacolari della festa estiva con l’imbarco: qui il clima è diverso. È una celebrazione vissuta soprattutto all’interno del borgo, tra le strade e le famiglie che da generazioni custodiscono questa fede.
Un momento che, proprio per la sua intimità, diventa ancora più autentico: un atto di amore e gratitudine verso la Madonna che continua a vegliare sui pescatori, sulle loro famiglie e sull’intera comunità.
Un legame che non si spegne
Se il 5 agosto rappresenta l’esplosione della festa popolare, il 23 agosto è il giorno del cuore, quello che appartiene solo a Schiavonea e ai suoi abitanti. Una tradizione che resiste, che unisce passato e presente e che, anno dopo anno, rinnova un vincolo d’affetto unico e inossidabile tra la Madonna Nera e il suo popolo.