Due nuovi film per Giovanni Galati, grandi soddisfazioni per l'attore di Corigliano-Rossano
L'attore ha preso parte sia al film "Agon" di Giulio Bertelli, che ad "Ammazzare Stanca" di Daniele Vicari nel quale affianca Rocco Papaleo

CORIGLIANO-ROSSANO - Due nuove grandi soddisfazioni per l'attore originario di Corigliano-Rossano, Giovanni Galati. L'attore ha preso parte sia al film "Agon" di Giulio Bertelli, che ad "Ammazzare Stanca" di Daniele Vicari.
Per quanto riguarda "Agon", sarà presentato venerdì 29 agosto a Venezia, sezione della Critica. In questa pellicola Galati interpreterà l'allenatore di una campionessa di tiro a segno. Spieghiamo in breve la trama di "Agon". Con l’avvicinarsi dei fittizi Giochi Olimpici di Ludoj 2024, Agon narra le storie di tre atlete mentre si preparano e poi gareggiano nelle discipline di tiro a segno, scherma e judo. Le donne sono ritratte nei contesti politici, sociali, tecnologici e fisici che dominano i più alti livelli di competizione e performance sportiva. Traendo ispirazione dalle figure storiche di Giovanna d’Arco, Cleopatra e dell’ufficiale di cavalleria russa Nadezhda Durova, Agon esplora un resoconto contemporaneo delle contraddizioni di questi tre sport – nati in tempo di pace come allenamento per le pratiche belliche e poi evolutisi in discipline professionistiche e di intrattenimento, arrivando ad abbracciare in tempi più recenti anche il mondo dei videogiochi e creando così una nuova forma di sport competitivo.
Mentre martedì 2 settembre verrà presentato "Ammazzare Stanca" di Daniele Vicari. "Ammazzare stanca" è l'autobiografia di un ragazzo che si ribella al suo destino criminale. Si chiama Antonio Zagari e la sua è una storia vera. Siamo nei primi anni '70 e la 'ndrangheta calabrese dilaga e impera, dal sud al nord. Antonio, figlio di Giacomo, un boss calabrese trapiantato in Lombardia, dopo aver ucciso più e più volte, capisce di non essere adatto a quella vita: per lui uccidere diventa un peso insostenibile, fino alla ripulsa per il sangue, una ribellione del corpo prima che della coscienza, che però mette in pericolo le persone che ama e la sua stessa vita. Mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, in lui cresce il rifiuto per l’esercizio del potere e per la ferocia del genitore. Deve trovare il coraggio di andare contro il padre e tramare contro di lui una vendetta peggiore della morte.
Il personaggio interpretato da Galati si chiama "U lupinaru". Il nuovo film di Daniele Vicari vede tra gli interpreti Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Selene Caramazza, Andrea Fuorto, Thomas Trabacchi, Cristiana Vaccaro e Rocco Papaleo nel ruolo di Don Peppino Pesce. U Lupinaru è proprio l'uomo di fiducia di Don Peppino Pesce. Il film è prodotto da Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros. Una produzione Mompracem con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il supporto della Calabria Film Commission.
«Ho letto l’autobiografia di Antonio Zagari molti anni fa e ho pensato subito valesse la pena trasformarla in un film perché in questo racconto si mescolano molte cose che mi appassionano: action, conflitti familiari, desiderio di emancipazione, amore, tragedia e ironia. Poi c’è in filigrana il ventennio ’70-‘80, la storia di una generazione, anni controversi, duri, ma pieni di vitalismo e di speranza anche nella tragedia. Insomma, un film assolutamente da fare. Il desiderio si è trasformato in progetto incontrando Carlo Macchitella con Pier Giorgio Bellocchio, Antonio e Marco Manetti, preziosi compagni di viaggio» dichiara il regista Daniele Vicari.
I produttori, Pier Giorgio Bellocchio, Antonio e Marco Manetti, aggiungono: «“Ammazzare stanca” nasce dalla precisa volontà della Mompracem di realizzare un film con Daniele Vicari. Un autore di cui da sempre ammiriamo il lavoro e la visione. Tre anni fa, lo abbiamo contattato proponendogli di realizzare un progetto insieme, senza avere un’idea precisa in mente, ma spinti dal desidero di lavorare con lui. Dopo qualche mese, Daniele ci ha parlato dell’autobiografia di Antonio Zagari che ci ha immediatamente colpiti. Abbiamo acquistato i diritti del libro, coinvolto Rai Cinema che con entusiasmo ha deciso di entrare a far parte del progetto, e da lì è partita questa straordinaria avventura».
Il film, scritto Daniele Vicari e Andrea Cedrola, è liberamente ispirato all’autobiografia di Antonio Zagari “Ammazzare stanca”, edita da Compagnia Editoriale Aliberti. Le riprese sono durate otto settimane e si sono svolte in Emilia-Romagna (Pianoro, Bologna, Marzabotto, Grizzana Morandi, Zola Predosa, San Lazzaro Di Savena, Sasso Marconi, Casalecchio, Anzola dell’Emilia, Castel Bolognese) e in Calabria (Lamezia Terme, Spezzano Della Sila, Camigliatello Silano, San Luca, Bovalino).