Con Amarelli l’immagine della Calabria continua ad essere promossa e valorizzata oltre i confini regionali
Nell’ultimo numero de L’Imprenditore, il periodico di Confindustria dedicato alle storie di eccellenza italiana, la giornalista Giordano firma un lungo reportage dal titolo "Amarelli, quando la passione per i libri è di casa"

CORIGLIANO-ROSSANO – Grazie ad Amarelli, l’immagine della Calabria continua ad essere promossa e valorizzata oltre i confini regionali, in un dialogo costante tra impresa, cultura e identità. È una narrazione che non si ferma alla produzione di qualità ma che diventa racconto, archivio, museo, gusto straordinario: una trama di storie intrecciate alla storia stessa di questa regione.
Nell’ultimo numero de L’Imprenditore, il periodico di Confindustria dedicato alle storie di eccellenza italiana, la giornalista Antonella Giordano, intervistando Pina Amarelli Cavaliere del Lavoro, Alfiere del Made in Italy e Presidente del Museo della Liquirizia Amarelli, firma un lungo reportage dal titolo "Amarelli, quando la passione per i libri è di casa". Un viaggio dentro una delle aziende più longeve del Mezzogiorno, dove tra scaffali, carte antiche e radici di liquirizia si scopre un modello unico di cultura d’impresa.
Da quelle pagine emerge una Calabria che non si limita a produrre, ma che conserva, interpreta e restituisce bellezza: la Biblioteca Amarelli, l’Archivio storico di famiglia dichiarato di interesse nazionale dal Ministero della Cultura e il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, riconosciuto come primo e unico al mondo dedicato alla liquirizia, diventano strumenti vivi di racconto territoriale. È qui che la memoria familiare si trasforma in bene collettivo, in un progetto educativo e identitario che ha fatto scuola nel panorama nazionale del turismo d’impresa e culturale.
C’è un filo rosso che unisce il passato al presente e proietta la storica factory di Corigliano-Rossano con tutte e due i piedi nel futuro, ed è quella capacità di narrarsi nell’innovazione mantenendo ben salde le ancore identitarie. Grazie alla liquirizia, riconosciuta come la più pregiata del mondo, espressione pura di una materia prima che qui trova il suo habitat naturale, e per questo censita nella mappa dei 100 Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria straordinaria, Amarelli continua a rappresentare un laboratorio permanente di identità, una fabbrica di simboli che contribuisce alla nuova narrazione di una regione, costruita sui valori del saper fare, del custodire e del condividere.
L’articolo di L’Imprenditore restituisce con chiarezza l’immagine di un’impresa che, pur affondando le sue radici nel 1731, continua a rigenerarsi attraverso la cultura, la ricerca e la divulgazione. È il paradigma di una Calabria che non resta ai margini, ma che dialoga con il mondo partendo dalle proprie radici. Il gusto della liquirizia, i colori delle iconiche scatoline in latta, le sale del museo e le pagine dei volumi conservati negli archivi raccontano una stessa idea: la Calabria come marca identitaria, capace di parlare la lingua dell’eleganza, della qualità e della memoria.
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