4 ore fa:Una speciale lezione di educazione civica in Carcere per gli studenti del Majorana
3 ore fa:Anffas Co-Ro sarà protagonista ai Campionati Regionali di Atletica Leggera a Cosenza
18 ore fa:A Cosenza arriva Di Franco (Fillea Cgil): «Urgente garantire la sicurezza nei cantieri»
47 minuti fa:Per "Caloveto in Fiera" ricette della memoria e musica della tradizione
19 ore fa:L'ingresso dell'Ospedale di Cariati «sembra un cantiere abbandonato. Lavori fermi da mesi»
2 ore fa:Acqua potabile a Marina si Sibari: Papasso scrive al Presidente Occhiuto
1 ora fa:Concluso con successo il convegno su "La cipolla bianca di Castrovillari, dalla terra alla tavola"
18 ore fa:La squadra iGreco Ospedali Riuniti cerca quattro nuovi fisioterapisti a tempo indeterminato
17 ore fa:Il "Trosi" di Morano Calabro il nuovo spettacolo di Biagio Izzo "Esseoesse"
17 ore fa:A Castrovillari torna il "Calabria Wine Design Festival" dal 15 al 17 Maggio

La Calabria punta sui Distretti del cibo, circa 20 le candidature

1 minuti di lettura

CATANZARO - La Calabria punta sui Distretti del cibo. Piace e prende piede il modello individuato per organizzare i sistemi produttivi agricoli ed agroalimentari locali e per promuovere, allo stesso tempo, lo sviluppo delle comunità delle aree rurali, attraverso la tutela della loro identità storica e culturale.

Sono circa una ventina, infatti, le richieste presentate ai fini del riconoscimento dei Distretti, ognuno rappresentativo di un’ampia porzione del territorio regionale: dalla zona compresa tra l’Alto Ionio cosentino ed il Pollino, al Tirreno cosentino, alla Sila, a quella del Reventino, passando per il Lametino e lo Ionio catanzarese, la provincia di Crotone e quella di Vibo Valentia, fino alla Piana di Gioia Tauro ed all’area grecanica.

Ad esse si aggiungono, inoltre, candidature che mirano alla valorizzazione del cibo biologico e della filiera della pesca, a livello regionale e interregionale, a testimonianza della spinta dal basso per la creazione di una rete di valorizzazione dei territori e delle loro peculiarità, attraverso un valido strumento di programmazione.

Il dato è emerso nei giorni scorsi, in occasione di un incontro svoltosi per fare il punto della situazione.

«Quella dei Distretti del cibo – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – è un’iniziativa di fondamentale rilievo per la nostra terra: completate le procedure in itinere, prenderanno finalmente vita sistemi produttivi territoriali finalizzati alla coesione e all’inclusione sociale, alla crescita dell’occupazione e della competitività delle realtà imprenditoriali locali. Il mosaico di distretti che si andrà a comporre, nel solco della concertazione intessuta con istituzioni locali, organizzazioni di categoria e forze produttive ed economiche del comparto agroalimentare, rappresenterà un sicuro rafforzamento delle filiere agro-alimentari, del marketing territoriale e delle infrastrutture, con conseguente valorizzazione dell’ambiente e dei paesaggi. All’interno di questo ambito, ciascun soggetto interessato e coinvolto agirà con un ruolo di protagonista».

Le istanze di riconoscimento formalizzate saranno ora sottoposte a verifica e valutazione, al fine di procedere alla loro iscrizione nel Registro nazionale dei Distretti, tenuto presso il Mipaaf.

Otto le tipologie di distretti che, nello specifico, la Regione procederà a riconoscere: rurali; agroalimentari di qualità; produttivi locali; produttivi locali anche a carattere interregionale; produttivi locali localizzati in aree urbane o periurbane; produttivi locali caratterizzati dall’interrelazione e dall’integrazione fra attività agricole; produttivi locali caratterizzati dalla presenza di attività di coltivazione, allevamento, trasformazione, preparazione alimentare e agroindustriale; biodistretti e distretti biologici. Potranno essere altresì riconosciuti, come Distretti del Cibo, i dieci distretti rurali ed agro-alimentari di qualità già esistenti ed iscritti al registro nazionale.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.