Co-Ro, l'azienda Biosmurra partecipa al progetto “Primi 1000 giorni di vita”
L’azienda di agricoltura sostenibile Biosmurra è stata inserita nel progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Comitans che parte dal dato scientifico che l’alimentazione e la nutrizione hanno un impatto sullo sviluppo e la salute, anche futura, del bambino
CORIGLIANO-ROSSANO - La salute degli adulti di domani la scriviamo nutrendo i bambini di oggi, a partire dal concepimento fino all’età di 2 anni, promuovendo sistemi agroalimentari sostenibili, i cui benefici creino le condizioni per un’alimentazione ed un ambiente sano e salutare per tutti. – Primi 1000 giorni di vita, l’azienda di agricoltura sostenibile di Corigliano-Rossano Biosmurra, unica in Calabria, con il succo 100% di clementine, senza conservanti e zuccheri aggiunti, è stata inserita nel progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Comitans. Sotto la lente di ingrandimento un campione di famiglie.
“Biosmurra, le clementine coraggiose dalla Calabria alle nostre tavole”. È, questo, il titolo dello speciale promosso dal Distretto di Economia Solidale – DES di Parma che ha raccolto e raccontato ai gruppi di acquisto solidale del territorio, l’esperienza tutta al femminile calabrese di Biosmurra. Così lontani così vicini è il nome del format che racchiude la serie di incontri del Des Parma con i produttori e che ha visto tra i suoi protagonisti anche Cristiana Smurra.
Primi 1000 giorni di vita. – Partendo dal dato scientifico che l’alimentazione e nutrizione hanno un impatto sullo sviluppo e la salute, anche futura, del bambino nasce la necessità di promuovere un approccio integrato ed interdisciplinare. Lo sguardo non è solo solo sul cibo prodotto e distribuito ma anche sulla conoscenza di ciò che portiamo sulle nostre tavole, come consumatori consapevoli. – Il progetto vanta tra i partner il Policlinico Universitario Campus Bio-medico di Roma – UCBM e l’Unità di Parassitologia e di Ricerca di Microbioma Umano dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Di qualità, sostenibile, accessibile, consapevole, inclusivo, circolare, connesso, adeguato. – Sono, queste, le coordinate di quello che per il gruppo di ricerca viene definito un cibo di valore che tiene conto degli aspetti nutrizionali, legati a salute e ricerca; della sostenibilità ambientale, legata anche al tema della produzione e distribuzione; degli aspetti sociali, che tengono quindi conto delle diversità socio culturali e di accessibilità al cibo.