Servizio idrico in Calabria: Sì all’azienda speciale consortile, ma non temporaneamente
Il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica accoglie con favore le dichiarazioni di Occhiuto, però aggiunge: «Non capiamo perché la forma giuridica dell’azienda speciale debba essere temporanea»
CATANZARO - «Il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” accoglie con favore le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il quale, da un lato, reputa imprescindibile un percorso che preveda il coinvolgimento in modo congiunto e integrato del sistema all’ingrosso (adduzione) con il sistema al dettaglio, dall’altro, soprattutto, propone di affidare il servizio ad un’Azienda speciale consortile individuata dai Comuni, anche se in forma temporanea».
È quanto si legge in una nota stampa del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” che così continua: «Si tratta di due dei punti ribaditi dal Coordinamento necessari a favorire l’indirizzo di una reale gestione pubblica. È necessario, tuttavia, completare il quadro al più presto. Nello scenario delineato dal Presidente non c’è più spazio per la Sorical, SpA mista (con Veolia partner privato) in liquidazione. Ribadiamo che il rapporto con Sorical deve essere risolto quanto prima, avendo cura di salvaguardare competenze e professionalità esistenti».
«Inoltre, - aggiungono - non capiamo perché la forma giuridica dell’azienda speciale, che si dimostra efficace e flessibile anche rispetto ai fini dichiarati dal Presidente (accesso ai bandi), debba essere temporanea. Ancora una volta ripetiamo che l’azienda speciale è, allo stato, l’unica forma che può favorire una gestione pubblica e partecipata. Naturalmente, l’etichetta dell’azienda speciale è una condizione necessaria, ma non sufficiente».
«Per questo motivo sottolineiamo, nuovamente, l’importanza che tutti i comuni si rendano protagonisti e coinvolgano i cittadini in questa fase di cambiamento nella gestione dell’acqua in Calabria» concludono.