Filcams e Cgil Calabria: «Il rispetto dei diritti delle donne passa anche dall’uso corretto del linguaggio»
I sindacati per il 25 novembre lanciano una campagna dal titolo “Violenzo”: «Perché la violenza sulle donne è appannaggio di un genere preciso, quello maschile»
CATANZARO - «Chiamare le cose con il loro nome, una fatica spesso per le donne e le lavoratrici, per le quali perfino l’uso corrente dell’italiano rappresenta un ostacolo o una conquista ancora da raggiungere. Continuamente bisogna intervenire per evidenziare, correggere, imporre il linguaggio per definire carriere e professionalità che negli anni sono state declinate sempre al maschile».
È quanto si legge in un comunicato congiunto di Filcams e Cgil Calabria che così continua: «Per ribaltare questo uso molto frequente nella nostra società e affermare con forza i diritti delle donne, per il 25 novembre, CGIL Calabria e Filcams lanciano una campagna dal titolo: violenzo».
«Violenzo, - spiegano - perché la violenza sulle donne è appannaggio di un genere preciso, quello maschile; ed è a quel genere di persone che non rispettano le donne, i loro diritti e la loro dignità, che offendono, calpestano, insultano e colpiscono dentro le mura domestiche o sul lavoro che la campagna della Cgil Calabrese si rivolge. Bisogna dare peso alle parole, perché anch’esse possono diventare armi e strumenti di violenza, specie sui social media, e sensibilizzare al rispetto umano e sulla ricchezza delle differenze di genere».
«In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne saranno pubblicati nei canali social dell’organizzazione e saranno distribuiti nei luoghi di lavoro e nelle bacheche sindacali i manifesti e le locandine» concludono.