Cassano, #siamotutticoinvolti: imparare a riconoscere il conflitto e la violenza di genere
Obiettivo del progetto è contribuire a sensibilizzare i più giovani sul tema della violenza di genere per renderli consapevoli e per contrastare la violenza maschile sulle donne
CASSANO JONIO - Quasi un mese dall’inizio del progetto “Differenze” che si sta svolgendo presso l'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Erodoto di Thurii-Cassano Jonio. Il progetto è promosso dall’UISP - Unione Italiana Sport per tutti in partnership con la Rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re, ed è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
“Differenze” ha preso avvio, lo ricordiamo, a marzo 2021 ed è ora entrato nel vivo con i percorsi formativi, informativi e con i laboratori sportivi e corporei inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole. Un’importante occasione per sperimentare in modo diffuso su tutto il territorio nazionale nuovi modelli di intervento, grazie al coinvolgimento attivo dei e delle giovani e alla valorizzazione dei loro linguaggi, intelligenze e competenze.
Obiettivo del progetto è contribuire a sensibilizzarli sul tema della violenza di genere per renderli consapevoli e per contrastare la violenza maschile sulle donne, ma anche i crescenti episodi di cyberbullismo e omo-lesbo-bi-transfobia, a partire da un ripensamento delle relazioni tra pari.
Le ragazze e i ragazzi delle 14 città coinvolte stanno dando vita a una campagna basata sui loro codici espressivi, realizzando video, foto, fumetti, grafiche, che verrà diffusa attraverso canali social dedicati.
In Calabria il progetto è curato, nel cosentino, a Cassano Jonio, dal Comitato UISP Castrovillari, presieduto dall’Avvocato Ilaria Oliva e rappresenta un cantiere di formazione e crescita per contrastare la violenza di genere, stereotipi e pregiudizi sessisti. Le prime lezioni si sono tenute con la psicoterapeuta Erika Gallo del Centro Antiviolenza "Roberta Lanzino" di Cosenza e hanno coinvolto i ragazzi e le ragazze attraverso un percorso fatto di dialogo , ascolto, e giochi per approfondire cos'è un C.A.V,(Centro Anti Violenza), cosa significa mettersi nei panni dell'altro/a e imparare a riconoscere il conflitto e la violenza.
Alla prima lezione hanno partecipato con interventi, anche i professori delle due classi. La Psicoterepeuta, EriKa Gallo, nello spiegare cosa significasse C.A.V. (Centro Anti Violenza), si è soffermata, sul nome dato al centro “Roberta Lanzino”. Il 26 luglio 1988 Roberta Lanzino, 19 anni, si mise in viaggio in sella al suo scooter per andare al mare dai suoi a San Lucido, sulla costa calabrese. Non arrivò mai. A una decina di chilometri da casa fu aggredita stuprata e uccisa. Per il delitto vennero indagati due agricoltori locali, salvo poi essere assolti per “non aver commesso il fatto”. Dalla Storia di Roberta è nata la Fondazione “Roberta Lanzino” voluta fortemente dai genitori, che ha assunto nel tempo significati sempre più decisi e simbolicamente forti. Il desiderio di memoria, la mano tesa alla collettività perché non dimentichi quel sacrificio; la voglia di dare all’assurdità inspiegabile, un senso; alla morte, l’illusione della vita.
Una tragedia che non deve rimanere patrimonio privato del singolo ma appartenere alla coscienza di tutti. E a Cassano Jonio, un Parco è stato intitolato, qualche anno fa, proprio alla giovane ragazza uccisa. Durante la lezione approfondita anche la conoscenza con gli studenti e cosa significasse per loro la violenza. E di violenza sulle donne, di cui la UISP è in campo da anni con eventi, iniziative, incontri e approfondimenti per sensibilizzare sulla tematica della disparità di genere, si è parlato proprio nella giornata del 25 novembre; “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”; tema che ha coinvolto, con la dottoressa Silvia Cirigliano, esperta esterna, gli alunni della classe A e B, Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Erodoto di Thurii - Cassano Jonio. #siamotutticoinvolti, ha coinvolto in un percorso di riflessione, ragazze e ragazzi con l’intento di stimolarli sul triste fenomeno della disparità di genere che purtroppo sfocia, ancora oggi in una vera e propria violenza ai danni delle donne.
A distanza di 22 anni dall’istituzionalizzazione del 25 novembre come “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile, sono traguardi ancora lontani. Basti pensare che dal primo gennaio al 21 novembre 2021, su 263 omicidi commessi in Italia, in 109 casi la vittima era una donna. E l’assassino qualcuno che avrebbe dovuto amarla: 93 sono state uccise in ambito familiare e affettivo, 63 di loro per mano del partner o di un ex.
È necessario l’impegno da parte di tutti per migliorare tale condizione; è dunque importante partire dalla scuola e quindi dai giovani. Così come sta facendo la UISP Nazionale con il progetto “Differenze” che si configura come un’azione sperimentale a forte carattere innovativo per stimolare nei giovani di età compresa tra i 13 e i 19 anni un percorso di riflessione e crescita individuale sui temi della parità di genere.