Garanzia Giovani, già oltre 300 ragazzi calabresi avviati alle attività formative
Quasi 13 milioni di euro per finanziare circa 180 percorsi formativi che consentiranno a 2.150 giovani della nostra Regione di acquisire una qualifica tra quelle più richieste dal mercato del lavoro
CATANZARO – Garanzia Giovani, 391 domande di enti formativi calabresi in un mese (da marzo ad aprile) ed oltre 300 ragazzi avviati già alle attività formative. Sono, questi, i risultati del programma i cui avvisi prevedono una dotazione finanziaria pari a quasi 13 milioni di euro ripartita tra asse I e asse I bis con cui saranno finanziati circa 180 percorsi formativi che consentiranno a 2.150 giovani calabresi di acquisire una qualifica tra quelle più richieste dal mercato del lavoro.
«Siamo molto soddisfatti – dichiara Annarita Lazzarini, responsabile alla Regione Calabria dell’attuazione di Garanzia Giovani - che a distanza di poco tempo dalla pubblicazione dei due avvisi ci siano già centinaia di giovani in aula».
Le attività formative sono suddivise in due linee di intervento. La prima, Misura 2A Formazione mirata all'inserimento lavorativo, consente di coniugare la creazione di occupazione con le esigenze professionali delle aziende attraverso la cosiddetta formazione on the job, ovvero l’acquisizione di competenze professionali sul campo. Si procede sulla base dell’analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità acquisite, rilevate nell’ambito delle azioni, promosse dalla Regione, di orientamento e di rilevazione del fabbisogno delle imprese.
La seconda misura, la 2B - Reinserimento di giovani 15-18enni nel sistema di istruzione e formazione, riguarda i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni non compiuti, privi di qualifica o diploma, da reinserire in percorsi di istruzione e formazione professionale per consolidare le conoscenze di base e favorire il successivo inserimento nel mondo del lavoro.
«Una ulteriore soddisfazione – continua Lazzarini - è data dal lavoro sinergico messo in atto con le aziende presenti sul territorio al fine di individuare i profili professionali richiesti dal mercato. Spaziando così da settori quali la logistica e i trasporti con le figure di operatore portuale per le attività di imbarco e sbarco o per la conduzione di gru portuali a settori come il turismo con l’operatore per il servizio di accoglienza in strutture turistiche al tecnico della gestione dell’accoglienza ai passeggeri dei porti, finendo poi con l’ICT individuando figure come il responsabile della sicurezza di reti informatiche e della protezione di dati e il tecnico della programmazione e dello sviluppo di programmi informatici».
«Questi numeri – dichiara Roberto Cosentino, dirigente generale del Dipartimento Lavoro, sviluppo economico, attività produttive e turismo della Regione Calabria – danno, da una parte, la misura della capacità progettuale degli enti di formazione calabresi a promuovere percorsi formativi volti a creare occasioni di inserimento lavorativo per i giovani calabresi, dall’altra anche l’efficienza dell’amministrazione regionale che in meno di un mese ha approvato le proposte andando a incrementare il catalogo formativo regionale».