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Le meraviglie della riserva naturale del Lago di Tarsia negli studi della Societas Herpetologica Italica

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TARSIA - Si sono aperti oggi a Lipari, nelle Isole Eolie, i lavori del tredicesimo Congresso scientifico nazionale della Societas Herpetologica Italica, l’Associazione scientifica che promuove la ricerca erpetologica di base e applicata, la divulgazione delle conoscenze sull'erpetofauna e la protezione degli Anfibi e Rettili e dei loro habitat. Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati partecipano all'evento con tre contributi scientifici su lavori, realizzati ed in corso di realizzazione, di ricerca e conservazione di specie di interesse comunitario, rigorosamente protette ed in pericolo.

I contributi presentati dall’Ente gestore delle Riserve ed ammessi al Congresso dal Comitato Scientifico riguardano:

l’Ululone appenninico (Bombina pachypus), un anfibio endemico dell’Italia peninsulare, il cui stato di criticità a livello nazionale è dimostrato da vari studi, che confermano un sostanziale e repentino declino della specie anche in Calabria. L’Ente gestore delle Riserve ha promosso e attuato un progetto, finanziato nell’ambito del POR Calabria 14-20, che si è prefisso l’obiettivo di avviare azioni urgenti di tutela, mantenimento, conservazione degli habitat, reintroduzione e ripopolamento della specie; la Vipera comune (Vipera aspis): il contributo riporta un’osservazione condotta su di un giovane esemplare che, nel tentativo di ingerire una femmina adulta di Ramarro occidentale (Lacerta bilineata), probabilmente, troppo grande, ha subito la lacerazione della parete addominale. Il contributo rappresenta un'osservazione insolita, che certamente offre spazi di discussione nel mondo scientifico; “Il ruolo delle Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati nella conservazione dell’erpetofauna calabrese: sintesi di 20 anni di attività”: questo contributo illustra i risultati conseguiti e i programmi avviati, con particolare riferimento al monitoraggio dell’erpetofauna e al relativo stato di conservazione, che ha consentito di pianificare negli anni gli interventi di conservazione e tutela per quelle specie maggiormente a rischio come il progetto di reintroduzione della Testuggine di terra (o di Hermann) e la realizzazione dei Centri di Allevamento ex-situ per la Testuggine palustre, per l’Ululone appenninico e per il Tritone italiano.

Anche se le due aree protette sono riconosciute per la loro straordinaria importanza avifaunistica per la presenza di uccelli nidificanti e svernanti, e come punto di sosta e approvvigionamento trofico per molte specie migratrici, l’erpetofauna delle Riserve riveste particolare interesse per la presenza di 7 specie di Anfibi e 12 specie di Rettili.

Infatti, nelle due aree è stata accertata la presenza del 55,56% degli Anfibi e del 66,67% dei Rettili di interesse comunitario presenti in Calabria. Questi dati sottolineano in modo evidente l’importanza ecologica delle due Riserve e il ruolo che rivestono nella tutela della fauna erpetologica regionale per la presenza di specie di interesse conservazionistico.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.