Incendi: «Non si può più parlare di emergenza, è necessario lavorare sulla prevenzione»
È quanto afferma Sicilia vicepresidente del Circolo Legambiente Nicà: «Bisogna contrare gli interessi criminali, lavorare sulla prevenzione forestale, e avere una maggiore responsabilizzazione dei cittadini»
SCALA COELI - «Sono ormai settimane che incendi di vaste dimensioni stanno mandando in fumo vaste aree della nostra penisola. In regioni come la Sardegna, Sicilia, Calabria ed Abruzzo, si sono registrati incendi di vastissime dimensioni mai viste prima. Si stima che lo scorso anno sono andati in fumo più di 62 ettari di superficie boscata e non 4,23 (dichiarati come reati accertati)».
È quanto afferma Savina Sicilia vicepresidente del Circolo Legambiente Nicà che così continua: «Alla luce di ciò che succede puntualmente ogni estate, ed in modo particolare nelle regioni del centro sud, non si può più parlare di emergenza, è necessario quindi affrontare il problema lavorando sulla prevenzione di questi eventi che come i più recenti sono eventi "estremi", poiché superano la capacità di controllo con un'intensità superiore ai 10.000 kw/m ed una velocità oltre i 3 km/h. Una tendenza questa preoccupante ed in aumento».
«Molteplici le cause - spiega - che generano questi roghi i cui danni sono elevatissimi e spesso incalcolabili. La natura può essere dolosa, colposo o generica, a cui si somma anche il cambiamento climatico. Bisogna agire sicuramente contrastando gli interessi criminali e gli atti dei piromani, ma solo questo non è sufficiente, bisogna lavorare sulla prevenzione forestale, maggiore sinergia tra governo del territorio e gestione del patrimonio verde».
«Una strategia di prevenzione – aggiunge - e governo integrato degli incendi insieme ad una maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento dei cittadini è una strada giusta da seguire nella prevenzione degli incendi. Ciascuno di noi, istituzioni e cittadini ognuno per la propria parte, è chiamato a dare il proprio contributo, per la tutela del patrimonio naturalistico, della biodiversità, della salute e dell'economia della nostra nazione. Ci piange il cuore per gli incendi che hanno mandato in fumo molti ettari nel nostro territorio, negli ultimi giorni in modo particolare».
«Il nostro è un territorio molto fragile, su cui bisogna attuare con urgenza una seria prevenzione degli incendi. Abbiamo tutti il dovere di salvaguardare il nostro immenso patrimonio boschivo e naturalistico. La nostra regione non può permettersi di perdere ciò che rappresenta bellezza, vita, salute, economica e benessere per noi e per le generazioni future» conclude.