15 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati ha festeggiato i 30 anni del Progetto Policoro
17 ore fa:Schiavonea, tra i campi e le baracche: vite invisibili tra sfruttamento e ingiustizie
14 ore fa:Mormanno inaugura una straordinaria 21^ edizione di Perciavutti
9 ore fa:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
11 ore fa:Lavoratori TIS di Crosia, l'opposizione: «Negata la stabilizzazione nonostante i fondi regionali disponibili»
12 ore fa:Aggressione in carcere a Castrovillari: due agenti feriti. Il Sappe lancia l’allarme sicurezza
13 ore fa:Identità arbëreshe e diplomazia culturale nella due giorni organizzata dall’Ambasciata Albanese a Roma
16 ore fa:Al Vintage Café la memoria diventa denuncia con la mostra "Invisibili - Donne palestinesi raccontano"
10 ore fa:Rossanese, notte sempre più fonda: sesta sconfitta consecutiva e crisi senza fine
8 ore fa:Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»

Amendolara, cittadinanza onoraria per i fratelli musicisti Giuseppe e Ciro Ettorre

1 minuti di lettura

AMENDOLARA - Il Consiglio Comunale riunitosi lunedì sera in una seduta all'aperto, in piazza Giovanni XXIII, ha deliberato all'unanimità, su proposta del sindaco Antonello Ciminelli, la cittadinanza onoraria che è stata così conferita ai fratelli musicisti Giuseppe e Ciro Ettorre. Presenti assieme al primo cittadino e al segretario comunale Nicola Di Leo; il vicesindaco Pasquale Aprile; gli assessori Luciana De Vita, Paoletta Murgieri, Prospero Scigliano; il consigliere comunale Daniele Santagata e il consigliere capogruppo di Minoranza, Franco Martorano.

Figli degli amendolaresi Angelino Ettorre e Lina Gerundino; Giuseppe e Ciro, cresciuti in Emilia Romagna, ben presto hanno intrapreso la strada della musica che per Ciro è stata ed è una compagna di vita, come chitarrista al fianco di prestigiosi nomi della musica italiana, da affiancare alla professione di ingegnere informatico e sviluppatore di software per aziende internazionali; per Giuseppe invece la musica è diventata un vero motivo di vita che lo ha condotto sino al Teatro alla Scala di Milano dove è il primo contrabbasso dell'Orchestra e della Filarmonica.

«Il conferimento di una cittadinanza onoraria è un appuntamento con la storia - ha commentato il sindaco Ciminelli - perché ci consente di celebrare i valori, la cultura dei cittadini di Amendolara in tutta Italia e nel Mondo. Ma nel conferire una simile onorificenza abbiamo sempre messo al primo posto il profondo amore e il legame con le origini che i nostri concittadini hanno mantenuto nel tempo».

Sinceramente onorati per questo riconoscimento, Ciro e Giuseppe Ettorre, accompagnati per l'occasione dalla numerosa famiglia, hanno rimarcato nei loro brevi interventi appassionati il senso di appartenenza al paese che li accompagna nella loro vita privata e professionale.

«Mi porto dietro l'imprinting di Amendolara - ha detto Ciro Ettorre - sviluppato sin da bambino. Ogni volta che arrivo ad Amendolara ed apro la portiera dell'auto mi sento rinascere».

Degli stessi sentimenti spontanei il fratello Giuseppe: «Ad Amendolara mi sento davvero Pino. Ritrovo gli amici di una volta. Lo stesso giorno che arrivo - racconta - è come se avessi l'impressione di stare qui da almeno un mese».

Nel corso del civico consesso è stata consegnata una targa ricordo al maestro percussionista del Teatro alla Scala di Milano, Giuseppe Cacciola, il quale assieme ai fratelli Ettorre si è esibito, a sera, in un apprezzato e partecipato concerto all'Anfiteatro. Una cittadinanza onoraria è utile anche e soprattutto a consolidare un legame tra una comunità ed un proprio figlio illustre. «Tornate spesso ad Amendolara - l'accorato invito del sindaco Ciminelli -. Restate vicini al nostro paese. I piccoli borghi hanno bisogno, mai come in questo momento, dei loro cittadini migliori per riaccendere la speranza. Diventate ambasciatori delle vostre origini».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.