Scala Coeli, medicinali buttati sul ciglio della strada
È quanto denuncia in una nota stampa il Circolo Legamebiente Nicà: «Abbiamo provveduto ad informare le autorità competenti con una querela. Nella speranza che tali azioni non si ripetano più»
SCALA COELI - «A seguito di più segnalazioni da parte degli allevatori del luogo, in data 28 luglio abbiamo effettuato un sopralluogo sulla SP260 (ex SS108 Ter) direzione Terravecchia, e ciò che abbiamo visto ci ha lasciati senza parole. Abbiamo constatato la presenza di un numero davvero elevato di confezioni integre di medicinali non ancora scaduti, buttati nel terreno adiacente alla sede stradale, oltre ad altri prodotti chiaramente farmaceutici».
È quanto denuncia in una nota stampa il Circolo Legamebiente Nicà di Scala Coeli che così continua: «La vista di quelle confezioni di farmaci e prodotti farmaceutici buttati è qualcosa che fatichiamo neanche a commentare, non abbiamo parole per definire un gesto così grave, così meschino, incomprensibile. Abbandonare i rifiuti, gettarli indiscriminatamente ovunque oltre ad essere un reato, rappresenta qualcosa di più, è una profonda violenza a danno della terra che non ci appartiene, ma ci ospita».
«L'ingratitudine che mostriamo nei suoi confronti – si legge - con gesti così brutali si ripercuote inevitabilmente su tutti noi, con danni alla salute, all'ambiente, all'agricoltura ed all'economia dei nostri territori, già fragili».
«Il nostro circolo – affermano - in data odierna ha provveduto ad informare le autorità competenti con una denuncia - querela. Nella speranza che tali azioni non si ripetano più e che l'area venga ripulita prima possibile ci appelliamo al buon senso di tutti, anche se a volte ci sembra essere perduto, rispettare il nostro pianeta ed i luoghi in cui viviamo è un dovere morale di tutti».
«Per garantire un futuro migliore ai nostri figli dobbiamo necessariamente riparare ai danni fatti all'ambiente, tutelare e preservare ciò che abbiamo adottando stili di vita più sostenibile, ce lo chiede il nostro pianeta, ne va della salute di quanti lo abitano» concludono.