Piano Nazionale di ripresa e resilienza, Malorgio(Cgil): «Bisogna saper investire bene i fondi»
Il filo conduttore del secondo incontro organizzato dalla Cgil sono stati lo Sviluppo e le infrastrutture. «Abbiamo bisogno di dare un'opportunità ai calabresi»
COSENZA - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr): non un problema di quantità delle risorse, ma di qualità. È stato questo il nodo centrale della discussione della seconda giornata di incontri organizzata dalla Cgil Cosenza. In particolare, il dibattito di ieri è stato incentrato sul potenziamento delle infrastrutture calabresi, che rappresentano – innegabilmente - un aspetto fondamentale per la competitività delle economie locali e la crescita dei territori.
«Noi qualche dubbio sul peso del Pnrr rispetto al Sud l'avevamo posto e adesso i nodi stanno venendo al pettine. È evidente che una Regione come questa ha bisogno che tutti i fondi previsti siano riconfermati, perché da quei fondi passa la grande opportunità di questa terra».
È quanto ha dichiarato Stefano Malorgio, segretario nazionale generale Filt Cgil intervenuto a Cosenza, al dibattito dal titolo “Missione 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile. Ricadute sul territorio”. Tra gli intervenuti Nino Costantino, Umberto Calabrone, segretario generale Cgil Cosenza, Gianni Angotti segretario generale Filt Cgil Cosenza, Franco Iacucci presidente della Provincia di Cosenza, Rosanna Nisticò docente Unical, Francesco Napoli presidente Confapi e Angelo Sposato seg. generale Cgil Calabria.
«Per noi - ha poi aggiunto Stefano Malorgio - il problema della Calabria passa soprattutto da un problema infrastrutturale e dall'idea di che tipo di sviluppo si vuole per questa regione. Tema che non è mai stato sciolto completamente. Abbiamo qui una grande opportunità, che è il porto di Gioia Tauro, legato al sistema di accessibilità che può veramente collegarlo e renderlo competitivo».
«Ovviamente il porto da solo non basta e bisogna ragionare di come metti attività attorno al porto e che tipo di attività intendi valorizzare. Quindi, per quello che ci riguarda, uno dei nodi strategici è questo, unito alle infrastrutture in genere per la Calabria, penso alla dorsale ionica, e al modello di sviluppo legato alle infrastrutture. Abbiamo bisogno di dare un'opportunità ai calabresi che si basano su un'idea di sviluppo ed è arrivato il tempo di pensare seriamente e realizzare questa idea".
(fonte foto spoki)