In Calabria oltre 2,5 milioni per proteggere biodiversità ed ecosistemi
Arriva a compimento il bando Feamp. Pubblicata la graduatoria definitiva. L'assessore Gallo: «Sosteniamo l'attività degli enti scientifici»
CATANZARO - Più di 2,5 milioni di euro per promuovere la tutela dell’ambiente marino e l’uso efficiente delle risorse nell’ambito della pesca sostenibile.
Arriva a compimento il bando Feamp relativo alla misura 1.40 par. 1 lett. b), “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”, annualità 2020, del quale è stata pubblicata la graduatoria definitiva, già disponibile nella sezione dipartimento Agricoltura, del portale www.regione.calabria.it.
«Il provvedimento – spiega l’assessorato – arriva dopo il completamento della fase di verifica dei ricorsi presentati all’indomani della ufficializzazione della graduatoria provvisoria, lo scorso maggio. La Regione Calabria, dunque, continua a sostenere il settore della pesca, destinando ingenti risorse a organismi scientifici o tecnici e a organismi non governativi in partenariato con organizzazioni di pescatori o con Flag, per la costruzione di barriere utili per proteggere le praterie di Posidonia dagli effetti negativi della pesca a strascico e contribuire al ripopolamento».
«Con uno stanziamento complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro, attinti sia al fondo Feamp sia al fondo di rotazione, integrati con la quota del finanziamento regionale – specifica l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo – la Regione finanzierà gli enti scientifici per progetti finalizzati alla tutela della biodiversità marina e degli ecosistemi marini, attraverso la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi o mobili, destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora».
«Un passo importante – prosegue –, che segue di un paio di mesi la pubblicazione della graduatoria definitiva della misura del Fondo europeo per le attività marittime e la pesca riguardante studi, mappature, monitoraggi e aggiornamenti di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca, in relazione a siti Natura 2000 e alle zone soggette a misure di protezione speciale».
«Nel complesso – conclude la nota –, risultano essere sei i progetti ammessi e totalmente finanziati. Otto, invece, le iniziative progettuali considerate ammissibili ma non finanziate per mancanza di risorse. Quattro infine, quelle giudicate irricevibili».