Cariati, il presidio di protesta lascia il Cosentino: «Non una resa, ma lotta itinerante»
Le associazioni e i cittadini che dallo scorso novembre occupano un'ala dell'ex ospedale hanno deciso di liberare le sale ad ambulatori affinchè si possano adibire per l'esecuzione dei tamponi
CARIATI - L'associazione "Le Lampare", il comitato "Uniti nella Speranza" e i liberi cittadini che dallo scorso novembre occupano un'ala dell'ex ospedale Vittorio Cosentino per chiederne la riapertura hanno deciso, in queste ore, di togliere il presidio perché si possano adibire le sale ad ambulatori per l'esecuzione dei tamponi.
«Si tratta, però – spiegano - solo di uno "spostamento" di quello che è diventato il luogo-simbolo di tutti i movimenti di lotta per il diritto alla salute che dalla fine del 2019 sono nati in Calabria. I comitati di Cariati riferiscono, infatti che «ci saranno presidi itineranti nei luoghi di aggregazione estiva, continuando a mettere "con le spalle al muro", e attraverso il tam-tam dei media regionali, nazionali ed esteri una classe politica e uno stato colpevole di non intervenire, uccidendo così la speranza dei calabresi di essere a pieno titolo italiani e non "l'altra Italia" alla quale non vengono riconosciuti i diritti fondamentali».
«La prova provata – aggiungono - è quello che è accaduto con la proroga del commissariamento della sanità in Calabria, la cui inefficienza è riconosciuta persino dalla Corte Costituzionale.
Non abbiamo avuto remore a lasciare a un nuovo servizio sanitario lo spazio da noi occupato per mesi - dichiarano i Comitati cariatesi - ma noi continueremo la nostra lotta tra la gente, insieme ai cittadini e ai turisti che chiedono da undici anni la sicurezza sanitaria che può dare un ospedale pubblico».
E aggiungono: «Lotteremo ancora, incessantemente, per ottenere il reinserimento del nostro ospedale nella rete ospedaliera regionale e per dire basta all'approssimazione, all'abbandono istituzionale, agli interessi privati che privano di tante risorse la nostra sanità».
Così, dunque, prosegue la protesta, ormai conosciuta ovunque e che, dicono i militanti, si prospetta particolarmente aspra nei prossimi mesi, in assenza di risposte alle legittime istanze.
Nell'imminenza, ci sono in programma sit-in vari luoghi della cittadina, oltre ad assemblee e momenti di riflessione condivisa, come in occasione della presentazione del libro "Ho visto. La grande truffa nella sanità calabrese" scritto da Santo Gioffrè e pubblicato nel 2020 da Castelvecchi. L'evento si svolgerà in forma di dibattito con l'autore ed è previsto per il prossimo 19 agosto.