«Necessario un cambio di passo nella gestione della sanità calabrese»
I sindacati dei pensionati: «Aderiamo convintamente alla mobilitazione del 30 giugno a sostegno e in difesa della sanità pubblica e universale»
CATANZARO - Le Segreterie Regionali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil della Calabria esprimono la propria solidarietà e partecipazione alla mobilitazione proclamata dalle categorie della Funzione Pubblica di Cgil Cisl e Uil Calabria per il prossimo 30 giugno a sostegno delle loro rivendicazioni a favore del personale del comparto sanitario pubblico e privato.
«Piano straordinario delle assunzioni, erogazioni delle indennità covid, atti aziendali e nuovo piano operativo sono solo alcune delle urgenze alle quali la gestione commissariale deve dare subito risposte adeguate affinchè venga assicurata l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e garantito ai calabresi il diritto costituzionale alla salute».
È quanto si legge in un comunicato stampa a firma del segretario regionale Spi Claudia Carlino, del segretario regionale Fnp Cosimo Piscioneri e del segretario regionale Uilp Alfonso Cirasa.
«È tempo – continuano - che Ministero della Salute e Ministero dell’Economia e delle Finanze prendano atto del fallimento della gestione commissariale della sanità calabrese che, in oltre dieci anni, non ha raggiunto gli obiettivi fondamentali che erano alla sua base: risanamento finanziario ed erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Oggi la sanità calabrese continua a produrre disavanzi di gestione ed è fanalino di coda nella speciale graduatoria regionale dei LEA».
«Tutto – aggiungono - viene scaricato sulla pelle dei cittadini , ed in particolare degli anziani che più di altri hanno bisogno di tutele e assistenza sanitaria , attraverso l’applicazione dell’aliquota massima dell’addizionale regionale IRPEF sulle loro già misere pensioni, e con la carenza/assenza di quei servizi sanitari essenziali per soggetti fragili e anziani. Urge cambiare passo, porre fine alla gestione commissariale, risolvere la questione del debito sanitario pregresso che blocca ogni azione di risanamento e sviluppo del sistema, restituire ai calabresi il diritto alla programmazione di un sistema sociosanitario in linea con le previsioni e le risorse del PNRR, fondato sullo sviluppo della medicina territoriale e sull’integrazione sociosanitaria. Urge allo stesso tempo mettere mano ad un piano straordinario per l’abbattimento delle liste di attesa ordinarie e di quelle sospese per l’emergenza covid , completare la vaccinazione per gli over 65 , completare le azioni già finanziate e previste dal documento per il riordino della Rete Ospedaliera in emergenza covid-19 e dal piano di Potenziamento e Riorganizzazione della Rete di Assistenza Territoriale , semplificare e snellire le procedure per l’accesso ai servizi sanitari».
«Sono temi, questi , sui quali le confederazioni regionali CGIL CISL e UIL e le loro categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati chiedono da tempo risposte sia al governo centrale che , per ultimo , al commissario Longo .
Rinviare ancora ogni decisione su di essi è divenuto intollerabile oltre che lesivo della salute dei cittadini. È inoltre necessario realizzare l’integrazione socio sanitaria per dare risposte ai bisogni dei cittadini, soprattutto anziani, che vivono grandi difficoltà che la pandemia ha aumentato. Per tali motivi è preoccupante che, malgrado le richieste di incontro unitarie avanzate all’assessore in carica Gallo, non vi è stata alcuna convocazione per confrontarsi sulla programmazione sociale. Anche per questi motivi aderiamo convintamente alla mobilitazione del 30 giugno a sostegno e in difesa della sanità pubblica e universale».