Corigliano-Rossano, Ruffo (Azione): «Randagismo, manca una politica di prevenzione»
Il direttivo giovanile di Azione: «Prendiamo atto che l'Amministrazione Comunale non ha un protocollo funzionante per il fenomeno del randagismo soprattutto quando sono coinvolti i cuccioli»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Prendiamo atto che l'Amministrazione Comunale non ha un protocollo funzionante per il fenomeno del randagismo soprattutto quando sono coinvolti i cuccioli. Abbiamo per esempio una struttura idonea ad ospitare i cuccioli? Perdiamo tempo a lamentarci delle mancanze dell'Asp ma non costruiamo una seria politica sul randagismo, per esempio quale strategia si è scelto per prevenire il fenomeno del randagismo?».
È quanto chiede il direttivo giovanile di Azione Corigliano-Rossano che così continua: «Ci hanno insegnato che il randagismo, come qualsiasi altro fenomeno che dipende dai comportamenti umani, si previene e non si rincorre. La prevenzione, quindi l'evitare che nascano nuovi cani randagi, è la chiave di svolta delle Comunità che hanno cancellato il fenomeno del randagismo. La provincia di La Spezia è riuscita quasi ad azzerare il numero dei cani randagi proprio grazie ad una forte campagna di prevenzione che ha coinvolto tutti, istituzioni, in primis, volontari e cittadini».
«Come gruppo politico non è la prima volta che affrontiamo questa tematica, anche durante la passata Amministrazione siamo più volti intervenuti, e ci siamo resi conto che la politica rincorre troppo le catture e le adozioni, sicuramente importanti, ma poco si preoccupa della fonte del problema. Non devono nascere più cani randagi, altrimenti vivremo sempre una eterna emergenza. Nel tempo, grazie al supporto e al confronto di numerosi volontari, abbiamo maturato un serio protocollo che metteremo a disposizione dell'Amministrazione Comunale quando avrà l'umiltà di chiederci una mano» conclude.