Scala Coeli, "Legambiente Nicà" richiede nuovamente una risposta del Prefetto di Cosenza
In merito alla vicenda della discarica dei rifiuti speciali, «siamo molto rammaricati che non ci abbia ancora convocato così come richiesto nella nostra missiva, caduta nel dimenticatoio»
SCALA COELI - In data 17 febbraio abbiamo inviato una richiesta di incontro a il Prefetto di Cosenza Cinzia Guercio, per discutere dell’annosa vicenda dell’ampliamento della discarica di rifiuti speciali non pericolosi di località Pipino nel comune di Scala Coeli, nel merito del decreto dirigenziale N°1162 dell’08/02/2021 del Commissario ad Acta Arch.
Il comunicato stampa del circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli continua con
Giuseppe Bruno ha autorizzato la ditta proponente a realizzare opere di messa in sicurezza in riscontro ad una istanza di parte, nonostante vi sia a tutt’oggi una sentenza del Tar Calabria di sospensiva del precedente decreto dirigenziale autorizzativo N° 14284 del 20/11/2019.
Come associazione ambientalista, che si sta battendo con tutte le sue forze contro all’ampliamento della discarica di Pipino, siamo molto rammaricati che il Prefetto di Cosenza rappresentante del Governo a livello provinciale non ci abbia ancora convocato così come richiesto nella nostra missiva, caduta nel dimenticatoio.
Il territorio del basso jonio cosentino e dell’alto crotonese segue con grande attenzione ed apprensione la vicenda della discarica di Scala Coeli, agricoltori, allevatori, imprenditori, professionisti, associazioni, mamme e papà che hanno deciso di far crescere in questo bellissimo lembo di terra calabrese i propri figli, nella speranza di garantire loro una migliore qualità della vita, in termini di qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo, di cibo sano e genuino, non arretrano di un millimetro e mantengono alta la guardia.
Al mondo politico istituzionale regionale e nazionale, chiediamo ancora una volta far sentire forte la propria voce in difesa ed a tutela della bio-valle del Nica, in rappresentanza di una popolazione quella calabrese mortificata e depauperata di ogni cosa.
Il territorio unito continua la sua battaglia. Nessuno rimarrà indifferente.
Auspichiamo ad un incontro da tenersi il prima possibile, con il Prefetto di Cosenza alla luce della sentenza del tribunale Superiore della Acque Pubbliche dello scorso 25 gennaio
(Fonte Corriere della Calabria)