Cosenza, “Ripartiamo dalla scuola” incontro online con De Magistris
Il candidato alla presidenza della Regione ha parlato della necessità di una rivoluzione pedagogica e culturale che porti «aria fresca dove regna il puzzo stantio del compromesso»
COSENZA– Ripartiamo dalla scuola. Non è solo un auspicio ma il nome di un incontro che è svolto ieri in streaming fra rappresentanti dei lavoratori del settore dell’istruzione e della conoscenza su uno dei temi più importanti e sentiti.
A promuoverlo è stata la pagina Facebook Scuola Pubblica in Calabria e il tema su cui ci si confrontava erano proprio le prospettive della scuola pubblica nella regione, dove la dispersione scolastica ha un tasso che arriva al 33%, che in autunno andrà ad eleggere il proprio governo regionale.
«Il nostro lavoro non si è mai fermato e non si ferma anche durante la pandemia» ha rivendicato Assunta Morrone, dirigente scolastico e sindacalista del settore da lungo tempo.
«Non esiste una sola scuola, ma ne esistono molte e diverse che mostrano una situazione a macchia di leopardo. Sono numerose anche le tante ottime esperienze e buone pratiche che devono essere fatte conoscere per fare rete e per essere la base di un progetto comune per tutta la regione perché la legge regionale va assolutamente rinnovata» ha concluso.
Sul tema della legge regionale da cambiare si è espresso anche Pino Assalone, membro della segreteria confederale della Cgil Cosenza e segretario generale del sindacato dei lavoratori della conoscenza. Assalone ha sottolineato come l’estremo regionalismo legislativo italiano ha solo prodotto sperequazioni e una disparità di situazioni che mostrano scuole di serie A e di serie B.
«La scuola è un grande baluardo di democrazia e legalità. Dobbiamo contrastare la povertà educativa che è quella che spinga i ragazzi a diventare poi manovalanza delle organizzazioni criminali». Assalone ha sottolineato come i fondi del recovery plan sono una grande occasione e vanno impiegati con un piano dettagliato e che abbia obiettivi chiari.
«L’istruzione in Calabria ma in tutta Italia sta subendo negli ultimi anni attacchi senza precedenti» ha dichiarato Donato Martano, dirigente scolastico dell’Istituto di Castrolibero. «In Calabria sappiamo che abbiamo tante battaglie da combattere ma tutte hanno alla fine un denominatore comune: quello della cultura e dell’educazione». Martano ha sottolineato il valore della scuola come presidio di democrazia e soprattutto come fucina sociale, sottolineando il ruolo della formazione della cittadinanza futura ed attiva.
Ha chiuso l’incontro il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, candidato presidente alle prossime elezioni regionali. «La scuola esiste ed è viva» ha dichiarato De Magistris sottolineando l’estrema vivacità dell’associazionismo nel settore dell’istruzione e della conoscenza e di come questo patrimonio debba essere un punto cardine su cui impostare un piano che dia alla scuola il ruolo centrale che merita nella vita della regione Calabria.
L’ex sindaco di Napoli ha ricordato alcune esperienze di organizzazione dei suoi mandati mostrando come spesso la volontà degli uomini riesca a superare le difficoltà burocratiche, difficoltà però che sono degli inutili macigni che vanno rimossi attraverso un piano che indichi come spendere le risorse nel miglior modo possibile.
«La criminalità sta acquisendo sempre più consenso – ha aggiunto - e non solo al sud come alcuni vogliono credere. Già Falcone e Borsellino avevano capito che il consenso è un nutrimento fondamentale per la criminalità organizzata». De Magistris ha parlato della necessità di una rivoluzione pedagogica e culturale che, come diceva Paolo Borsellino, porti «aria fresca dove regna il puzzo stantio del compromesso».
A coordinare i lavori Maria Baldassarre, del direttivo Cgil Cosenza