5 ore fa:Al Majorana un convegno su Bullismo e Cyberbullismo per sensibilizzare la comunità educante
24 minuti fa:Crisi Idrica, Bevacqua e Iaccucci (Pd) a sostegno del sindaco di Rocca Imperiale
2 ore fa:Riduzione Tari Crosia, l'opposizione contro Aiello: «Non si attribuisca meriti che non ha»
4 ore fa:Il consiglio comunale di Caloveto approva il bilancio consuntivo 2024
2 ore fa:Cosenza Comics and Games è alle porte: torna la mostra del fumetto e della cultura pop
4 ore fa:Morano Calabro, prende forma il museo dell'Industria rurale a Palazzo Capalbi
1 ora fa:Falbo propone di intitolare a Papa Francesco la strada dell'abbraccio a Roberta
3 ore fa:La Legge sulla fusione è inoppugnabile (per 15 anni): gli scissionisti sperano nel Tar | VIDEO
54 minuti fa:Amendolara pronta ad ospitare la Sagra dei Piselli
1 ora fa:Conclusi i primi moduli sanitari del progetto “Giovani leoni europei 2023”

Lavori al San Marco fermi: serve una perizia geologica per salvare il monumento

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Era il 21 novembre quando un forte nubifragio fece crollare il muro antistante l’oratorio bizantino del San Marco, nel centro storico di Rossano. Due giorni dopo, in maniera tempestiva, si procedette ad un sopralluogo. In quei momenti si venne a conoscenza che uno dei simboli della terza città della Calabria non aveva subito danni.

Al sopralluogo, va ricordato, presero parte la Soprintendenza ABAP, il Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, l’ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, i Settori Comunali Lavori Pubblici e Urbanistica, Patrimonio, Polizia Locale e per l’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano l’assessore alla Città della cultura e della solidarietà Donatella Novellis.

Ad un mese e mezzo dal crollo, però, su Corso Garibaldi tutto tace. La preoccupazione dei residenti sta tutta nella possibilità che si possano registrare delle lungaggini dei lavori. Infatti, il “restyling” è bloccato da poco prima delle vacanze. In quei giorni, come ci è stato riferito, il terreno su cui è avvenuto il crollo è stato perforato per ben 30 metri per prelevare dei campioni di tufo da consegnare ai geologi per capire il da farsi.

Il timore dei cittadini è fondato: ancora oggi ci sono in atto interventi tesi a ripristinare molti dei luoghi interessati dall'alluvione 2015. È fisiologico che alcuni lavori per ristabilire la normalità dopo gli eventi del 21 novembre vadano a rilento (in una Nazione che, congenitamente, preferisce l’inaugurazione alla manutenzione) ancor più se si tratta di un monumento storico come il San Marco che per essere salvato ha bisogno di interventi più approfonditi.

Dettò ciò, sentito il Primo cittadino Flavio Stasi, si è capito che si tratta, per l'appunto, proprio di ritardi fisiologici. Lo stesso ha confermato, in sostanza, l'attesa per l'esito della perizia geologica. Il Sindaco, assicurando la sua massima attenzione sull’argomento, ha risposto che, dopo i lavori di somma urgenza per mettere in sicurezza la zona posta in prossimità del crollo, si è iniziato con l’iter di consegna dei lavori. Staremo a vedere.

Josef Platarota
Autore: Josef Platarota

Nasce nel 1988 a Cariati. Metà calovetese e metà rossanese, consegue la laurea in Storia e Scienze Storiche all’Università della Calabria. Entra nel mondo del giornalismo nel 2010 seguendo la Rossanese e ha un sogno: scrivere della sua promozione in Serie C. Malgrado tutto, ci crede ancora. Ha scritto per Calabria Ora, Il Garantista, Cronache delle Calabrie, Inter-News, Il Gazzettino della Calabria e Il Meridione si è occupato anche di Cronaca e Attualità. Insegna Lettere negli istituti della provincia di Cosenza. Le sue passioni sono la lettura, la storia, la filosofia, il calcio, gli animali e l’Inter. Ha tre idoli: Sankara, Riquelme e Michael Jordan.