Manutenzione, depurazione e differenziata: «Corigliano-Rossano oggi non ha una strategia per aggredire i disagi»
L’analisi dell’ex assessore all’ambiente dell’estinto comune di Rossano, Giovanni De Simone, che mette allo specchio le due cartoline della città: al presente e al passato
CORIGLIANO-ROSSANO - «C’è una città da governare e il Covid non deve essere una scusa per rallentare i grandi temi». È quanto afferma Giovanni De Simone, sub commissario dell’Unione di Centro di Corigliano-Rossano, lanciando un monito che finisce diritto nel cuore delle istituzioni cittadine.
Dalla manutenzione alla depurazione, per finire al sistema della raccolta differenziata, priva di una politica di visione, per finire alla mancanza di una visione strategica del territorio. «Dove – afferma De Simone – le squadre della manutenzione comunale devono compiere 30km per sostituire un flessibile».
Il perché è presto detto: mancano i presidi, mancano i municipi. «Il territorio – aggiunge l’esponente del partito di Cesa - dopo la fusione è diventato più vasto e non si può gestire così. Durante il breve periodo del mio assessorato (nell’allora amministrazione Mascaro nell’ormai estinto comune di Rossano) l’obiettivo – ricorda - era quello di un magazzino di manovra gestito da un funzionario responsabile». Esigenza, questa, che se risultava impellente allora figuriamoci ora «con una città così vasta che ha bisogno di riorganizzare al meglio il proprio presidio sul territorio».
Così come la depurazione sulla quale servono interventi incisivi. «Non basta aver ricostruito la condotta sottomarina di un depuratore (quello di Sant’Angelo, ndr) che dopo 30 anni era già stato oggetto di interventi con l’allora giunta Mascaro. Oggi gli impianti, tutti gli impianti del territorio necessitano di interventi urgenti». «Probabilmente – aggiunge ancora De Simone - il depuratore consortile non era la soluzione migliore ma allora si faccia in modo subito che quei soldi destinati vengano tramutati in investimenti concreti sugli impianti di Corigliano e Rossano».
Poi c’è un grande cruccio nella parole di Giovanni De Simone: la raccolta differenziata. Un settore delicato, particolare che negli anni scorsi aveva fatto registrare, in entrambe le aree della città, segnali di timido miglioramento verso una cultura nuova del rifiuto. «Purtroppo – precisa l’ex amministratore e oggi nei quadri dirigenziali dell’UDC di Corigliano-Rossano – le percentuale sono in netto e costante calo. Da assessore all’ambiente avevo impostato una linea per la raccolta “porta a porta” ed era partita una vera e propria “caccia” a chi abbandonava i rifiuti con la video sorveglianza». Un’operazione, questa, che «aveva portato ottimi risultati. Andava incrementata – dice perentorio - e magari migliorata».
Poi, la bordata finale al sindaco Stasi e alla Maggioranza: «Ricordo bene – dice De Simone - quando Stasi era consigliere d’opposizione, sempre pronto a contestare, molte volte mentendo consapevolmente. Credo che oggi abbia capito che contestare è più semplice che governare una città e mi auguro che non stia utilizzando questo ruolo come trampolino di lancio per arrivare da qualche altra parte». Che poi, in fin dei conti, sarebbe pure legittimo.