4 ore fa:Sibari, completate le operazioni di sgombero nell'area dell'ex Chiesa di Sant'Eusebio
3 ore fa:Rischio sismico, la faglia attiva nella Calabria del nord-est
5 ore fa:L'Istituto Comprensivo Cariati vince gli "Anter Green Award". I complimenti dell'Amministrazione
2 ore fa:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
2 ore fa:Ponte sullo Stretto, Ferrara (M5s): «Contrari al finanziamento di un'opera non prioritaria»
3 ore fa:Criminalità a Cassano Jonio, Garofalo: «Non abbiamo bisogno di comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica»
6 ore fa:Scutellà (M5s): «Sul "pacco" di stabilità ipocrita astensione degli europarlamentari di destra»
6 ore fa:Ufficio Postale Mandatoriccio, installato il container provvisorio
5 ore fa:Il Servizio Civile Universale approda all’Unical
4 ore fa:La Strada Statale 106 inserita nella rete UE infrastrutture. Esulta Sofo (FdI): «Missione compiuta»

Co-Ro, appello all'Amministrazione Comunale: «Esca dal torpore e intervenga su Schiavonea»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il Movimento per l’autonomia di Schiavonea lancia l’allarme per il continuo abbandono e degrado  della frazione marina di Corigliano ed esprime la mancata attivazione del governo cittadino: «l’ Amministrazione Comunale esca dal torpore e intervenga su Schiavonea».

«Si sa che la gente di mare ha pazienza. È abituata a sostare con lo sguardo fisso sul mare profondo. È capace di aspettare giorni migliori in attesa che passi la tempesta. Ma anche la pazienza ha un limite. Da persone che conoscono l'arte del vivere aspettando, abbiamo dato tempo a chi di dovere, di prendere atto di quella che è la situazione della nostra frazione marinara, che si trova a vivere tra disagi, pericoli e degrado.

Basta un po' più di maltempo, per restare completamente tagliati fuori dal mondo. Strade impraticabili, tombini che esplodono. Immaginate una persona che si sentisse male,in una situazione del genere non riuscirebbe neppure ad essere soccorsa. Eppure non abbiamo assistito ad un evento straordinario. Era un comune maltempo. E non siamo neppure l'unica frazione marinara del mondo! Eppure solo qui si assiste a questi stati di emergenza fuori dalla comune sopportazione umana e non è lecito neppure fare domande, perché chi dovrebbe dare risposte continua a tacere. Ad esempio, sulle famigerate pompe idrovore che si trovano sul lungomare, vorremmo sapere se vengono tenute in funzione o si attende che si allaghi il lungomare per poi mandare qualcuno a tentare di accenderle, guadando il fiume in piena? Oppure su quel ridicolo e vergognoso waterfront, con le sue inutili dune, che deturpano ancor di più uno scenario già da campo di battaglia, ormai ridotto ad un oltraggio al decoro di qualsiasi posto che voglia definirsi civile. E ancora, sulle strade disastrate, le fogne che d'estate rilasciano effluvi maleodoranti e i tombini che ad ogni pioggia esplodono. La nostra amministrazione tace e fa finta che sia tutto apposto. Per la nostra amministrazione è sempre tutto apposto. Forse perché non vengono mai a constatare di persona ciò che accade. Forse perché stanno altrove, mentre la gente fa i conti coi danni frutto innanzitutto dell'incuria e del lassismo di chi ci governa. Ed è ora di finirla di rispondere col solito ritornello che recita:"erano problemi già esistenti".

 

Questo non significa che non dobbiate risolverli! Li avete trovati e sapevate che c'erano! Se non vi sentivate in grado di risolverli, non dovevate avere la presunzione di candidarvi! Dire che i problemi già c'erano non vi assolve dall'impegnarvi a porre rimedio! Siete lì per questo. Ora basta! Schiavonea merita rispetto e se nessuno è in grado di dargliene, è doveroso che la rivoluzione parta da noi stessi. Quanto più siamo soli e abbandonati, tanto più dobbiamo contare su noi stessi, per darci da noi quella dignità che altri ci tolgono. Schiavonea ha la capacità di andare lontano. D'altronde non ci pare che l'unione produca poi davvero tutta questa forza e ci fa piacere di non essere la sola anima critica in questa direzione. Di fatti abbiamo iniziato a prendere contatti con chi vuole confrontarsi in maniera costruttiva su quelle che sono le iniziative da intraprendere in favore del riscatto della nostra Schiavonea e siamo favorevolmente colpiti dal fatto che le idee, la forza e il coraggio non mancano. Non siamo una cometa di passaggio, come vorrebbe qualcuno. Ci siamo, abbiamo la nostra forza e siamo decisi a metterla in campo». 

 

Angela Cortese
Autore: Angela Cortese

Scrupolosa, gentile e poliedrica. Consegue il Diploma di Ragioniere e Perito commerciale presso l’Istituto Tecnico Statale Commerciale Amministrativo e per Programmatori di Rossano. Lavora nel settore privato come esperto dell’amministrazione e dei regolamenti delle Telecomunicazioni, segretaria amministrativa, giornalista pubblicista redattrice dell’informazione televisiva. Ha collaborato alla realizzazione del video divulgativo: San Nilo il calabro. Si è occupata di progettare, sviluppare e aggiornare dei siti web. Ama l’arte, le tradizioni e la cultura con particolare attenzione a tutto quello che riguarda l’identità e le radici della Calabria.