Il giallo della chiazza a Rossano, l’esperto: «Foto aperta con Photoshop»
Abbiamo contattato il Developer della Codex Agency. Il risultato non lascia spazi a dubbi
L’ombra di Photoshop sulla strana chiazza apparsa in superficie del mare rossanese giorno 19 novembre, proprio al di sopra della nuova condotta sottomarina di Sant’Angelo. Tecnicamente, ciò che abbiamo fatto, si chiama perizia forense e serve per risalire a possibili manomissioni o ritocchi ad immagini o video. Abbiamo contattato il nostro esperto, ossia il Developer presso la Codex Agency Carmine Milieni: «La foto è davvero borderline, ci sono delle stranezze che grazie all’utilizzo di particolari software sono analizzabili».
Detto e fatto. «Confutando le immagini - ci conferma l’esperto - è possibile vedere, tramite due algoritmi differenti, che viene evidenziata una possibile modifica». Il risultato, però, potrebbe essere stato alterato da diversi salvataggi dell’immagine da computer a computer o da smartphone a smartphone.
Ma ad inchiodare il tutto ad autentica bufala e abile fotomontaggio potrebbe essere la genealogia dell’immagine. Per farla più complicata, si tratta di visionare alcuni “metadata” invisibili all’occhio umano e “scritti” sulla foto dal software più conosciuto per taroccare file: «Dalla ricerca posso confermare- continua Milieni - che la foto in questione è stata aperta e poi salvata in photoshop». Dunque, ad un mese di distanza, dopo le rassicurazioni delle ultime ore giunte in esclusiva dalla nostra testata, la chiazza potrebbe essere archiviata come un’enorme e stravagante fake-news, una farloccata messa artisticamente in piedi e che aveva tratto in inganno anche noi della stampa.