Comitato Pescatori: «Chiediamo il varo del “Piano pesca straordinario”»
Martilotti: «Prioritario organizzare un tavolo di ascolto e costituire la “Consulta del mare”»
CORIGLIANO ROSSANO - «La pesca in Calabria è un settore già in profonda crisi da tempo. Speriamo e vogliamo ripartire, ma per poterlo fare auspichiamo interventi sinergici di Regione e Comuni costieri con Pescatori e Associazioni di settore per il varo di un “Piano pesca straordinario” accompagnato dal decollo della legge regionale di settore (L.R. n.27/2004),ma anche dall’avvio di un tavolo tematico regionale pesca per la programmazione UE 2021/2027 per armonizzare le politiche di sviluppo della fascia costiera magari con il concorso di tutti i rappresentanti istituzionali e le rappresentanze sociali ed economiche del settore».
È quanto dichiara Salvatore Martilotti presidente del “Comitato Pescatori Calabria”.
«In particolare, nelle quattro macro-aree (che dovrebbero diventare distretti ittici), indicate a suo tempo alla Regione, non è più rinviabile – aggiunge - armonizzare i “Mercati ittici alla produzione” e ammodernare le reti distributive, ma anche non è più rinviabile il decollo dei “Mercatini ittici al consumo”, considerato che la piccola pesca artigianale rappresenta circa il 70% della flotta e degli occupati in Calabria. Per la ripartenza del settore c’è molto da fare e molto dipenderà da come la Regione intenderà intervenire per attivare azioni a sostegno a partire – a parere del Comitato Pescatori Calabria - da bonus e liquidità fondamentali per la ripartenza delle imprese di pesca e delle tante micro-imprese a conduzione famigliare».
«Ma il futuro di questo settore – continua Salvatore Martilotti - è, in particolare, nelle mani dei Comuni costieri che sono a stretto contatto con le varie realtà locali. E qui a Corigliano-Rossano, il Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria, nel prossimo Consiglio comunale monotematico sulla pesca annunciato, si potrebbe individuare una strategia per portare il settore fuori dalla crisi e, con la ripartenza dopo il Covid-19, speriamo già dai primi mesi del 2021, si potrebbero creare i presupposti per lo sviluppo futuro dell’economia ittica e della fascia costiera. In questa direzione sarebbe prioritario organizzare un tavolo di ascolto e, soprattutto, costituire la “Consulta del mare” non solo per raccogliere pareri e proposte delle parti sociali ed economiche, ma anche in stretta sinergia, programmare lo sviluppo possibile dell’economia costiera con progettualità adeguata nell’ambito della nuova programmazione dell’Unione europea 2021/2027».
«E con un Comune con gli indicatori economico-sociali più rilevanti del settore pesca in Calabria, si dovrebbe rivendicare, soprattutto, la guida del Gruppo di Azione Costiera – conclude - organizzando il comitato promotore del “FLAG Corigliano-Rossano” e, così, invertire rotta per rendere operative e “non surreali” politiche di sviluppo con le risorse finanziare (dirette e indirette) fino ad oggi “scippate” al nostro territorio in una logica di sviluppo inter-settoriale fra pesca, turismo e ambiente per valorizzare le risorse del mare con al centro una categoria, i pescatori, fortemente radicata sul nostro litorale e creare nuove opportunità occupazionali».