L'incertezza del domani. Come vivono oggi i centri estetici? «Ieri siamo stati chiusi, oggi siamo aperti, domani non si sa»
La storia di una estetista di Corigliano-Rossano che racconta come il Covid ha sconvolto il suo lavoro
CORIGLIANO ROSSANO - «Avere un Centro estetico oggi significa vivere nell’incertezza. Noi lavoriamo a stretto contatto con le nostre clienti e nonostante tutti i dispositivi di sicurezza, la paura è tangibile. Se il Covid inibisce perfino le carezze tra persone che si vogliono bene, figurarsi cosa significa concedersi un massaggio o un trattamento di bellezza. Molti rinunciano».
Sono parole di accettazione quelle pronunciate da Mafalda Romano, che dal 2013 gestisce un centro estetico a Corigliano-Rossano.
«Sono consapevole che la salute venga al primo posto – afferma l’estetista - e non mi permetterei mai di discutere le disposizioni emanate negli ultimi mesi, ma sicuramente sono altrettanto disorientata sul futuro che ci attende: ieri siamo stati chiusi, oggi siamo aperti, domani non si sa».
Quello dei centri estetici è sicuramente uno dei settori più colpiti da questa crisi. Gli aiuti statali sono arrivati, ma spesso hanno semplicemente coperto le spese.
Senza contare l’effetto collaterale avuto dalla “scomparsa” delle cerimonie. Un ulteriore mannaia che si è abbattuta su un settore già in ginocchio.
«È tutto molto più complicato, e temo che questa situazione non migliori prima dell’estate. Sicuramente noi non demordiamo – conclude – vogliamo continuare a lavorare e lo faremo mettendo in campo tutte le risorse possibili per la sicurezza nostra e soprattutto delle nostre clienti, sperando di tornare il prima possibile alla normalità».