Tasso zero, finanziamenti per giovani e donne da Invitalia
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di DOMENICO PISANO* Da mercoledì 13 gennaio, dalle ore 12, è possibile accedere allo sportello telematico, sul sito Invitalia, per presentare progetti imprenditoriali con accesso a finanziamenti a tasso zero. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 50 milioni di euro. L’agevolazione è rivolta a giovani con meno di 35 anni e alle donne che avviano una micro o piccola impresa. Per presentare la domanda, occorre registrarsi sulla piattaforma online di Invitalia e, ottenute le credenziali di accesso all’area riservata, si può procedere direttamente alla compilazione della domanda, del business plan e, infine, si può allegare la documentazione richiesta. La misura denominata “nuove imprese a tasso zero” sostituisce il precedente regime dell’Autoimprenditorialità, non prevede fondo perduto ma finanziamenti a tasso zero, che possono arrivare al 75% delle spese totali, da restituire in otto anni. Le imprese devono essere costituite in forma societaria da non più di 12 mesi, comprese le cooperative, e la compagine societaria deve essere composta in maggioranza (sia di soci che di quote sociali) da giovani tra 18 e 35 anni e/o da donne. Le società, composte solo da persone fisiche, possono essere non ancora formate purché la costituzione avvenga entro 45 giorni dall’ammissione al beneficio. Le spese ammissibili riguardano: - suolo aziendale (nel limite del 10% del programma complessivamente ammesso); - fabbricati (nel limite del 40% per industria, artigianato, commercio, servizi, innovazione sociale; per il settore turismo il limite è del 70%); - macchinari e impianti (100%); - brevetti, licenze, marchi, software (20%); - formazione e consulenze specialistiche (5%). Gli investimenti devono essere realizzati entro due anni dall’ammissione e non possono essere superiori a 1,5 milioni di euro. Invitalia, sul proprio sito, ricorda che «“Nuove imprese a tasso zero” non è tecnicamente un bando: quindi non ci sono scadenze, né graduatorie e le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi. Dopo la verifica formale, è previsto un esame di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti della società controllata dal Tesoro». Sul medesimo sito di Invitalia, sono presenti tutte le informazioni necessarie per poter accedere all’agevolazione. È importante sapere che una parte dell’investimento deve essere coperta con fondi propri, in particolare il 25% delle spese e il valore dell’Iva. Superata la prima fase di ammissibilità, è previsto un colloquio con esperti per valutare il merito della proposta. Terminati questi passaggi, se la domanda viene ammessa, ci saranno 20 giorni di tempo in cui presentare i documenti per la stipula del contratto. Per chiarimenti, è consultabile la circolare 75445 del Ministero dello Sviluppo economico del 9 ottobre 2015.
*Segretario ODCEC Rossano