Daniele Kihlgren «offre» un'idea per rilanciare i centri storici di Co-Ro - VIDEO
L’imprenditore italo-svedese ha parlato del modello che ha messo a punto negli anni. Centrale è il lavoro «filologico» di ristrutturazione, restauro e conservazione utile a preservare lo stile e il genius loci del borgo sul quale si interviene

CORIGLIANO-ROSSANO – Si è svolta 26 aprile, al Teatro Paolella, nel Centro Storico di Rossano, la presentazione del progetto sugli alberghi diffusi di Daniele Kihlgren nei due centri storici di Corigliano-Rossano. L’imprenditore salva-borghi è stato intervistato da Lenin Montesanto, ideatore del progetto regionale dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) per Calabria Straordinaria e da Giuseppe Brindisi, volto noto di Mediaset, conduttore del programma Zona Bianca su Rete 4.
Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Salvatore Tavernise, Presidente della Commissione consiliare Strategie e Integrazione e il Sindaco della città Flavio Stasi.
Al centro della presentazione, il modello messo a punto da Daniele Kihlgren che prevede il recupero del patrimonio minore – o come ama definirlo lo stesso Kihlgren, vernacolare - attraverso un’idea di ricettività diffusa che possa dare nuovo impulso all’economia locale grazie agli investimenti che puntano soprattutto su nuove forme di residenzialità, sul cibo e sull’artigianato.
Questo progetto, dall’alto valore sociale ed economico, è replicabile nei borghi del sud Italia grazie alla natura pressoché incontaminata di questi luoghi, che godono ancora di uno skyline autentico e integro rispetto alla storia e all’identità che custodiscono.
Centrale infatti, nella messa terra del modello, è il lavoro «filologico» di ristrutturazione, restauro e conservazione, utile a preservare lo stile e il genius loci del singolo borgo sul quale si interviene e si progettano gli investimenti. Per fare ciò è necessario un confronto con gli enti territoriali che hanno la potestà urbanistica sul territorio e con coloro che custodiscono le culture materiali: «Esiste – ha affermato Kihlgren - una specificità che si consuma e rivive all’interno di un singolo borgo, specificità (linguistica o gastronomica che sia) che lo differenzia e lo caratterizza anche rispetto al borgo più prossimo, distante pochi chilometri».
Questa unicità di cui gode l’Italia permette una varietà eccezionale di forme e tradizioni da preservare sulle quali ogni singola realtà può puntare. L' iniziativa rappresenta, dunque, un’opportunità di rilancio economico e culturale di tipo integrato attuabile attraverso la replicabilità di un modello che coniuga tutela del patrimonio e sviluppo sostenibile.
Già dalla fine degli anni '90 – ha raccontato l’imprenditore – il progetto di restauro ha riportato in vita il borgo, preservando le sue caratteristiche identitarie e promuovendo un turismo consapevole e rispettoso. Il successo è evidente: da una singola struttura ricettiva il borgo conta, oggi, ventitré attività simil-alberghiere, oltre a ristoranti e botteghe artigiane. Il numero delle partite IVA sta raggiungendo il numero degli abitanti (circa 55 su 70 residenti reali). Questa crescita ha invertito il declino demografico, attirando giovani e famiglie, e stimolando una nuova economia locale. In più questo modello mira a contrastare il fenomeno dell'overtourism e a preservare le identità locali: un'opportunità per riscoprire e valorizzare un'Italia autentica, lontana dalle mete turistiche tradizionali, ma ricca di storia, cultura e bellezza.
Sul modello presentato il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha le idee chiare: «Non è con un singolo progetto che si invertono le sorti di un territorio. Sono tanti piccoli tasselli. Ovviamente, questi tasselli, avranno senso solo se avremo il coraggio di ripensare i centri storici ed è quello che stiamo provando a fare».