Oltre la Caverna di Platone | VIDEO
Chiacchierata intellettuale con Enrico Ruggeri: i libri, gli album, la musica, la filosofia, la vita di un poeta non conforme

CORIGLIANO-ROSSANO - 25 aprile 2025, città di Corigliano-Rossano, centro storico di Corigliano, per la festa in onore di San Francesco di Paola, patrono dell’area urbana, arriva Enrico Ruggeri.
Il musicista ed autore di una decina di libri vanta quasi 50 anni di carriera, 40 album all’attivo, due festival di San Remo vinti e tanti premi della critica. Inoltre, è stato il celebrato conduttore della trasmissione radiofonica “Il falco ed il gabbiano”, e del programma televisivo “Gli occhi del musicista”, nonché insegnante di “Storia della musica del dopoguerra” presso il Conservatorio G. Verdi di Milano ed è attualmente anche il Presidente della Nazionale Cantanti, con la quale finalizza una serie di attività benefiche.
Enrico Ruggeri presenta il suo tour, “La caverna di Platone”, titolo tratto dal suo nuovo album. Il disco ha ricevuto recensioni entusiaste dalle più importanti testate del settore: i testi sono lirici, l’impianto musicale ed i suoi arrangiamenti accattivanti, con citazioni colte dalla musica internazionale. I 13 brani in esso incisi, si arricchiscono di ulteriori 5 bonus tracks nel doppio vinile.
Il mito della caverna di Platone calza a pennello all’elaborata filosofia ruggeriana, perché, in epoca di politicamente corretto e di fuorviante pseudo cultura woke, tutti noi corriamo seriamente il rischio di rimanere intrappolati in un mondo di favolosa fantasia conformista. Spicca, il singolo “Il Poeta”, eseguito dal vivo. Il brano inneggia, con coraggio rivelatore, a tutti quei veri intellettuali che, nel corso della storia, hanno avuto l’ardore di esprimere pensieri difformi e divisivi, rispetto alla narrativa ufficiale: Ezra Pound, Pasolini, per citare due pensatori vicini alla nostra contemporaneità. Ciò che li accomuna è aver pagato a caro prezzo per la loro libertà di pensiero. Anche Enrico Ruggeri, con il suo spirito anticonformista, si è scontrato con la narrativa ufficiale degli eventi e circostanze storiche che hanno condizionato il vivere degli scorsi e presenti anni. Ricordiamo la recente pandemia ed il vento di riarmo che aleggia sulle nostre teste.
Il concerto si è aperto con “Gli eroi del cinema muto”, una raffinata ballata che ricorda l’amaro inevitabile dissolversi degli eventi, anche i più celebrati, come le star del cinema senza audio, cancellati dall’avvento del sonoro. Tutta l’appassionante esibizione ha rappresentato una sapiente e profonda osmosi tra brani più recenti e i classici più noti dell’artista, rimasti nel tempo e nella memoria del suo pubblico, anche dopo decenni. Da “Il futuro è un’ipotesi” del primo album concept “Tutto scorre” (1985) a “Il mare d’inverno”, portata al successo da Loredana Bertè nell’album “Jazz”; la celeberrima “Polvere”, nel quale l’artista descrive la depressione del padre al ritmo di un poderoso rock. A seguire, l’indimenticabile “Peter Pan” dall’omonimo album, che si contese il primo posto in classifica vendite con Michail Jackson, passando per “Il portiere della notte” e “Ti avrò”.
Per tutta la durata dell’esibizione, Enrico Ruggeri ha regalato momenti di eleganza musicale ed artistica alla sua platea, composta anche da fan provenienti da tutta Italia, a prova del fatto che gli eventi di rilevanza culturale hanno il potere di generare turismo sul territorio.
Non sono mancati momenti di interlocuzione dell’artista con il suo affezionato pubblico, sulla qualità della musica dal vivo e sulla necessità di reagire all’omologazione e manipolazione del pensiero, agognata dalla comunicazione mainstream.
La straordinaria perizia di tutta la band sul palco, tra assoli di chitarra, basso, pianoforte e di batteria densi di raffinatezze tecniche e stilistiche, ha coinvolto il pubblico, che nel gran finale, ha cantato il trascinante rock di “Contessa”, dal geniale impianto compositivo, che non dimostra i suoi quasi cinquanta anni di successo. In conclusione, un evento che ha portato una boccata di ossigeno intellettuale alla nostra città. - di Francesco Russo