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Rossano diede i natali a Theodora, la Santa dimenticata

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CORIGLIANO-ROSSANO - Pochi sanno, anche a Rossano, che oltre a dare i natali ai Santi Nilo e Bartolomeo, la città bizantina ha dato i natali anche a Santa Theodora.

Il Martirologio Romano ci dice che è nata a Rossano in Calabria, è stata badessa, discepola di san Nilo il Giovane e maestra di vita monastica e che si ricorda il 28 novembre. Null’altro.
Per conoscerla meglio siamo andati a riprendere un saggio di Franco Filareto.

Theodora nasce intorno alla fine del secolo IX (poco più di uno o due decenni prima del 910, anno di nascita di Nilo), “da nobili e onesti ma non troppo agiati genitori Eusebio e Rosalia”, a Rossano, dove trascorre tutta la sua vita, fino al “28 novembre 980”, anno della sua morte. Sappiamo che, inizialmente, è, in qualità di monaca, consigliera e guida materna di Nilo, infatti, il “Bìos” ci informa che: ella “amava il santo Padre Nilo, sin da quand’era giovanetto, quasi un proprio figliuolo”. Ma, quando Nilo si fa monaco e acquista fama di saggezza e santità, accetta, con umiltà, di diventare discepola del suo discepolo.

“Frammenti di Infinito radicati nel territorio” in questo modo Matteo Liut, descrive la Santa rossanese nella sua rubrica pubblicata sul quotidiano nazionale “Avvenire” nel giorno del 28 novembre.

I testimoni dello Spirito rappresentano ancora oggi una risorsa preziosa per l'Italia: da Nord a Sud, infatti, le tracce e l'eredità di questi santi, veri e propri "frammenti di Infinito", fanno parte della storia del territorio. Oggi la liturgia, ricordando la santa Badessa Theodora, ci invita a volgere lo sguardo verso Rossano, in quella Calabria che conserva un fondamentale patrimonio di spiritualità a cavallo tra Oriente e Occidente.

Theodora fu consigliera e discepola di san Nilo, abbracciò il carisma monastico dei basiliani e poi diventò badessa: prima del monastero dell'Arenario, sulla montagna, poi dell'oratorio e dell'annesso monastero di sant'Anastasia a Rossano (oggi oratorio di San Marco): qui visse, vero punto di riferimento per la città, fino alla morte avvenuta nel 980.

Il nome, femminile di Teodoro, deriva dal greco Theodoros e significa "dono di Dio". Risulta infatti dall'unione di Theos, "dio", e Doron, "dono". Usato spesso come nome di re, regine, imperatori e papi, è sinonimo di Teodosio e Doroteo.

Da una ricerca su internet notiamo che la Santa rossanese è poco conosciuta nella sua terra, ma molto nel resto del mondo, particolarmente nelle popolazioni di lingua spagnola.
L’immagine è tratta, infatti da un sito in lingua spagnola. “Santa Teodora de Rossano, Abadesa - Noviembre 28 Martirologio Romano: Cerca de Rossano, en Calabria, santa Teodora, abadesa, discípula de san Nilo el Joven, maestra en la vida monástica. 980.

Nació en Rossano, Calabria, Italia. Abadesa basiliana, discípula de san Nilo de Rossano, maestra de vida monástica. Murió llena de méritos en Rossano".

Gino Campana
Autore: Gino Campana

Ex sindacalista, giornalista, saggista e patrocinatore culturale. Nel 2006 viene eletto segretario generale regionale del Sindacato UIL che rappresenta i lavoratori Elettrici, della chimica, i gasisti, acquedottisti e tessili ed ha fatto parte dell’esecutivo nazionale. È stato presidente dell’ARCA territoriale, l’Associazione Culturale e sportiva dei lavoratori elettrici, vice presidente di quella regionale e membro dell’esecutivo nazionale. La sua carriera giornalistica inizia sin da ragazzo, dal giornalino parrocchiale: successivamente ha scritto per la Provincia Cosentina e per il periodico locale La Voce. Ha curato, inoltre, servizi di approfondimento e di carattere sociale per l’emittente locale Tele A 57 e ad oggi fa parte del Circolo della Stampa Pollino Sibaritide